Mussomeli – Si è tenuta sabato 31 luglio, presso la Sala delle Adunanze di Palazzo Sgadari il cerimoniale di consegna alla comunità mussomelese della mostra permanente “Mussomeli: Stories of Solidarity” organizzata da Strauss APS. “Un anno un po’ complicato” tiene a sottolineare la presidente Roberta Lanzalaco “che tuttavia ha comunque raggiunto dei notevoli risultati e molti altri in itinere”. I volontari del programma “Corpo Europeo di Solidarietà” che sono stati ospitati nell’ambito dei progetti “Anticorpi di Solidarietà” e “Tabulè: Sharing Tables, Living Cultures”, hanno donato al Comune e alla comunità mussomelesi dieci foto come ringraziamento per l’accoglienza e l’ospitalità ricevute. I volontari provengono da Germania, Francia, Spagna, Belgio, Estonia, Lettonia. Con il progetto “Anticorpi di Solidarietà” si è voluto aumentare la consapevolezza, all’interno della comunità, della necessità di fare uso della solidarietà come argine alle svariate forme di violenza che rischiano di infettare la società distogliendo i cittadini dalla ricerca dekl bene comune. Mentre, con il progetto “Tabulè: Sharing Tables, Living Cultures”, si è fatto della tradizione culturale e culinaria lo strumento per esplorare la diversità che diventa valore fondante dell’unione tra i popoli e occasione di sviluppo sociale dei giovani e delle comunità locali. “Strauss APS è e rimane sempre e comunque un’agenzia educativa al servizio della comunità” conclude la presidente Lanzalaco presentando il progetto di solidarietà “Beit” che stanno portando avanti un gruppo di giovanissimi locali interamente pensato e scritto da loro. Lo scopo quello di creare una comunità “sana” libera da tutte quelle forme di inquinamento di pensiero peraltro fuorvianti ed alienanti…aleatorie, forse. Combattere l’indifferenza e educare alla tolleranza, nonchè ovviamente alla parità latu sensu intesa.