Caltanissetta – «Istituzioni e forze politiche si dichiarino rispetto all’impegno di concludere un progetto così importante, che potrebbe dare sviluppo economico, oltre che culturale, al nostro territorio». |
Il forte richiamo giunge dal Collettivo Letizia volgendo l’attenzione sulla intera zona di Vassallaggi che, d’improvviso, sarebbe divenuta terra dimenticata. Nonostante nel recente, recentissimo passato, sia stato centro di un progetto ambizioso che l’allora assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Sebastiano Tusa, ne avrebbe voluto farne un modello per l’intera isola per la modernità del progetto e del suo sviluppo.
« Tutti si dissero interessati affinché si procedesse in quella direzione, ma oggi non possiamo non rilevare che tutto sembra essersi fermato», spiegano dal Collettivo.
Già, perché nel novembre dello scorso anno è stata presentata la conclusione del lavoro di scienza archeologica che l’università di Camerino aveva curato sulla intera zona di Vassallaggi.
E in quella occasione erano presenti, tra gli altri, il presidente del parco archeologico di Gela, Luigi Gattuso, la la soprintendente ai beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo e il sindaco di San Cataldo, Gioacchino Comparato.
«Finanziamenti di privati all’azione molto tecnologica e scientifica dei professori di Camerino, uno studio che ha utilizzato rilevamenti termografici e di telerilevamento che sono stati fondamentali per le suggestioni archeologiche che hanno proposto», è stato osservato. I docenti universitari che hanno curato lo studio hanno poi posto l’accento su talune ipotesi geo-archeologiche – ritenute meritevoli di ulteriori approfondimenti – tali da condurre «alla completa definizione dell’esistente “ non visibile “ di tutto il territorio di Vassallaggi».
Ma poi, secondo lo stesso Collettivo, tutto si sarebbe arenato. «Tutti si dissero interessati affinché si procedesse in quella direzione, ma oggi non possiamo non rilevare che tutto sembra essersi fermato», è stato rimarcato. «Riteniamo – è stato aggiunto – che gli sforzi condotti dai privati, il meritorio lavoro dei docenti dell’università di Camerino, il grande impulso dato dagli amministratori comunali del tempo, il rispetto dovuto all’impegno dell’assessore Tusa, il lavoro volontariamente prestato da singoli cittadini meritino di portare a compimento quanto a suo tempo promesso… nel tempo delle campagne elettorali è su queste cose che si misura l’impegno delle forze politiche per il raggiungimento di scopi utili alla collettività ».
Da qui l’esortazione rivolta a istituzioni e mondo politico perché si ridia impulso a un progetto che, secondo lo stesso Collettivo, potrebbe risultare di grande respiro per il territorio.