Palermo – “Un caffè, per favore”. Al Motel San Pietro, in prossimità di Castronovo, lungo la Palermo Agrigento, affollatissimo a qualunque ora, è surreale che i dipendenti siano più dei clienti. Anzi per diversi minuti mi ritrovo ad essere l’unico avventore. Anche alle pompe ci sono due benzinai solitari appoggiati agli erogatori, in annoiata e preoccupata attesa di automobilisti bisognosi di carburante. “Da quando si sono chiuse le scuole la situazione è andata peggiorando – spiega un gestore di un’area di servizio – ora non abbiamo paura del contagio. Chi dovrebbe trasmetterci il virus? Non si vede anima viva”. E se all’interno degli autogrill è facile mantenere la distanza anti contagio, su strada è ancora più facile osservare la distanza di sicurezza tra auto. Le carreggiate sono deserte, i veicoli sono rari. Lo scenario è apocalittico: sulla Palermo Agrigento si circola, non ci sono code ai semafori, si viaggia speditamente. Verrebbe quasi da esultare, se non fosse che questi illusori “benefici” sono effetti collaterali di un flagello che sta colpendo l’Italia. i restringimenti di carreggiata, le parti scarificate, i sensi unici alternati ci riportano alla realtà. La Palermo Agrigento e il Covid 19 sono due strade parallele che portano e comportano disagi e vittime, due emergenze inquietanti e irrisolte.
Home Cronaca Scene apocalittiche sulla Palermo Agrigento: traffico scorrevole, strade e aree di sosta...