Home Cronaca «Sparò per motivi passionali», torna alla sbarra per il fallito agguato

«Sparò per motivi passionali», torna alla sbarra per il fallito agguato

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Caltanissetta – Nuovo processo per un giovane che avrebbe teso un agguato al rivale. Gli avrebbe sparato per questioni passionali, seppur indirette.

Questa la tesi accusatoria a carico del ventinovenne riesino Loris Cristian Leonardi – difeso dagli avvocati Carmelo Terranova e Danilo Tipo – accusato di tentato omicidio.

Pesante imputazione che già nel primo passaggio in aula gli è costata la condanna a 8 anni e 2 mesi  a fronte di una richiesta più severa avanzata dal pubblico ministero.

È tirato in ballo per quello che l’accusa ha ritenuto un fallito agguato ai danni di un trentottenne, pure lui di Riesi, Salvatore T. – assistito dall’avvocato Giacomo Vitello – raggiunto da alcuni colpi di pistola al torace.

Gli sono statti esplosi contro la notte del 30 aprile di quattro anni fa, nel cuore del centro storico riesino, rimanendo ferito in maniera gravissima.

Per lungo tempo è rimasto affidato alle cure dell’unità di rianimazione durante il suo ricovero a Palermo. Il suo recupero è stato poi lento.

Ma è un anno dopo che le indagini dei carabinieri sono state alla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del mancato omicida, come gli inquirenti lo hanno ritenuto.

A inguaiare ulteriormente Leonardi sarebbero state alcuni intercettazioni raccolte successivamente dagli investigatori. Ma la chiave di lettura della difesa è diametralmente opposta.

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