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Stalking e maltrattamenti a Milena, sconto di pena per fratello e sorella   

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Milena – Fratello e sorella di Milena condannati seppur con un consistente sconto di pena. E passando pure per una parziale assoluzione.

In appello è arrivata per i due una riduzione sostanziale della pena perché è caduto un capo d’imputazione per entrambi. Lui è anche tornato libero.

La più consistente è arrivata per il quarantacinquenne P.V – assistito dall’avvocato Giuseppe Dacquì – che in primo grado è stato condannato a sei anni di reclusione e adesso la pena s’è dimezzata, scendendo a 3 anni.

Sì, perché come chiesto dalla difesa è stato assolto per abusi sessuali nei confronti della ex moglie, condannandolo invece per atti persecutori e maltrattamenti ai danni della stessa.

La difesa ha posto in evidenza come i figli minorenni della ex coppia abbiano dichiarato di non avere mai assistito a rapporti tra i loro genitori. Mentre, per l’accusa, quegli abusi si sarebbero consumati anche in presenza dei minori. Tesi, questa, che nel secondo passaggio in aula non ha retto.

La sorella dell’imputato, la quarantatreenne G.V. – pure lei assistita dall’avvocato Dacquì – ha ottenuto pure lei un colpo di forbice sulla pena che è passata dai precedenti diciotto mesi a un anno adesso.

Così ha sentenziato la corte d’Appello presieduta da Giovanbattista Tona – consiglieri Carmelo Faro Faussone e Alberto Davico – mentre la procura generale, rappresentata dal sostituto Lucia Brescia, ha chiesto la conferma del precedente verdetto.

La stessa Corte ha mantenuto fermo il riconoscimento di un risarcimento dei danni in favore della parte civile, ossia l’ex moglie e cognata dei due imputati – assistita dall’avvocato Salvo Virciglio – secondo l’entità che sarà poi stabilita in un procedimento dedicato.

I due nel settembre di tre anni fa sono stati arrestati dai carabinieri dai carabinieri. Lui, allora, è andato in carcere ma dopo qualche giorno ha ottenuto i domiciliari. Mentre la sorella è stata subito assegnata agli arresti in casa.  E già durante l’interrogatorio di garanzia entrambi hanno negato le accuse a loro carico.

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