Caltanissetta – Gestivano un traffico di droga nel Nisseno. Alcuni come componenti una rete organizzata, altri più da “cani sciolti”. Così si può sintetizzare il verdetto emesso dal giudice che ha processato gli otto imputati con il rito abbreviato. Sono tra i coinvolti nella maxi inchiesta antidroga dei carabinieri ribattezzata «Ika Rima» che guarda alla presunta organizzazione legata alla storica confraternite nigeriane “Eiye ”.
La scure del giudice s’è abbattuta, in particolare, sul quarantacinquenne Joseph Uvwo che ha rimediato 21 anni e 2 mesi, soltanto due mesi in meno rispetto alle richieste dell’accusa, ma già al netto dello sconto di un terzo della pena per via della scelta del rito speciale.
È di 14 anni la pena inflitta al trentaquattrenne Charles Uwagwu; un mese in più, con 14 anni e un mese, al ventinovenne Future Samson; al quarantunenne Cross Agbai sono stati comminati 5 anni di reclusione e, in più, dovrà sborsare 22 mila euro di multa; sono 6 gli anni, 9 mesi e 10 giorni a testa per il ventottenne Shadrach Obodo e il ventinovenne John Wilson; e, infine, 6 anni e 10 mesi ciascuno per il ventitreenne Christian Monday e il ventiquattrenne Wisdom Monday. Parziale assoluzione, per non avere commesso il fatto, solo per uno dei capi d’imputazione contestati a Obodo e Wilson.
A carico degli otto – assistiti dagli avvocati Laura Alfano, Salvatore Virciglio, Salvatore Baglio, Emilio Buttigè, Giuseppe Sodano, Giuseppe Orlando e Piero Patti – sono state mosse le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e singoli episodi di spaccio.
Oltre alle condanne, per gli otto imputati, sono state applicate altre pene accessorie come l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di espatrio.
Sono tra gli arrestati nel blitz che è scattato nel giugno dello scorso anno. Altri sospetti trafficanti di droga hanno scelto altri riti differenti per essere giudicati.