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Traffico di droga nel Vallone, Riesame conferma il carcere: sospetto pusher ricorre in Cassazione   

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Mussomeli –   Non si schiudono le porte del carcere per uno dei quindici coinvolti in un presunto maxi giro di droga nel Vallone. Scenario che nel marzo scorso è stato al centro di una operazione dei carabinieri con una pioggia di arresti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e singoli episodi di spaccio.

Era e resta in carcere il quarantaduenne Antonio Puma – assistito dall’avvocato Salvatore Baiamonte  – come ha disposto il tribunale del riesame di Caltanissetta  presieduto da Andrea Catalano – completano il collegio i giudici Antonia leone e Salvina Finazzo – che ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip il 20 marzo scorso dal gip Grazia Luparello.

Da qui il ricorso in Cassazione da parte dell’avvocato Baiamonte che, nel motivare l’impugnazione dell’ordinanza del tribunale del riesame, ha osservato che «il provvedimento impugnato risulta illegittimo in quanto viziato da violazione di legge per mancanza e insufficienza della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato soprattutto in relazione ai motivi della presenza di  gravi indizi di colpevolezza».

E, sempre secondo la difesa, se tanto il gip quanto il tribunale di Caltanissetta «hanno ritenuto che il lavoro di  attività di indagine fosse stato fatto in maniera “fitta e coerente”  e  quindi in maniera molto precisa», di contro, secondo la tesi dello stesso legale, sia la memoria difensiva che il ricorso al Riesame avrebbero «pienamente dimostrato che il lavoro di indagine presenta delle imprecisioni molto importanti». Aggiungendo poi, in un altro passaggio, che «i delitti contestati all’odierno indagato, Antonio Puma, sottoposto alla misura cautelare di custodia in carcere non sono stati affatto dimostrati con indizi gravi, precisi e concordanti».

Così, passando per tutta una serie di ragioni, è stato chiesto alla Suprema Corte l’annullamento della misura cautelare a carico dello stesso sospetto pusher che è stato tirato in ballo per quattro sospetti episodi di spaccio compresi tra il dicembre di quattro anni fa e il giugno dell’anno successivo.

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