Quel bar sarebbe stato una sorta di ricettacolo di pregiudicati. Situazione che non è passata inosservata alla polizia. Da qui il provvedimento del questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, che, in forza al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ha sospeso la licenza del locale per un periodo di sette giorni. E già in precedenza il questore ha emesso un provvedimento analogo per un altro bar di Gela, in centro storico come quello ora “stoppato”. Anche in quel primo caso per la stessa ragione. La licenza è stata congelata a tempo. E il perché è presto spiegato. Sulla base di diversi controlli da parte di pattuglie di polizia, è emersa la particolare frequentazione dello stesso locale. Non sarebbero stati casi sporadici, ma la situazione si sarebbe riproposta più volte. Identificando i presenti, a più riprese è emerso lo scenario che, adesso, è stato al centro della sospensione. Azione non casuale ma maturata tra le pieghe di controlli straordinari del territorio. Riflettori puntati, in particolare, sulle zone interessate dalla movida e che già in precedenza sono stati scenario di aggressioni e violente risse
