Caltanissetta – Chiama la polizia avvertendoli della presenza di un uomo armato all’interno di un bar cittadino. E, all’operatore che gli ha risposto dalla sala operativa della questura, ha anche fornito una minuziosa descrizione di quella fantomatica persona con la pistola in tasca.
E in effetti, quando gli agenti sono arrivati all’interno di quel locale, hanno trovato un giovane che corrispondeva perfettamente a quella sorta d’identikit tracciato telefonicamente poco prima dall’anonimo interlocutore.
Così il ventenne nisseno è stato sottoposto a perquisizione in cerca di quell’arma segnalata. Ma in realtà durante il controllo non è stato trovato assolutamente nulla.
A quel punto i poliziotti hanno deciso di andare fino in fondo e in breve tempo hanno scoperto che a fare quella telefonata alla questura era stato lo stesso ragazzo, che aveva fornito una precisa descrizione di sé.
Da qui, a suo carico, la denuncia per procurato allarme. Un copione che per lui si è ripetuto. Sì, perché appena nel maggio scorso era stato già segnalato alla magistratura sempre per la stessa ragione.