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“Abbiamo rischiato di morire arsi vivi, ora Joseph Schifano si rifiuta di risarcirci”

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Nicoletta Mantio, la casa dopo il rogo e Joseph schifano
Nicoletta Mantio, la casa dopo il rogo e Joseph schifano

Mussomeli – “Ha rischiato di far morire me  e la mia famiglia e , nonostante abbia le possibilità, si è rifiutato di risarcirci. E’ questo l’amaro sfogo ai nostri microfoni della signora Nicoletta Mantio, vittima , lo scorso 20 gennaio di  un rogo notturno che turbò la quiete del quartiere di San Giovanni e colpì  colpirono la sua abitazione, a pochi metri dalla chiesa di San Giovanni. La donna ricostruendo l’accaduto ricorda: “Schifano Joseph, imputato di incendio doloso, ha appiccato il fuoco su un motorino, su un’autovettura e sulla porta di ingresso della casa dove vivo con mio figlio e mia madre. La casa ha una sola uscita, tre persone hanno rischiato di morire arse vive e solo per una circostanza fortunata si sono salvati. Abbiamo dovuto sfondare una parete di cartongesso per entrare in un altro immobile da cui siamo riusciti a portarci in salvo. Schifano era in compagnia di due giovani donne per le quali si sta procedendo in separata sede presso il Tribunale per i minorenni”. La Signora Mantio su un punto appare molto contrariata. “Dopo il suo arresto Schifano ha confessato le sue responsabilità e ha richiesto di patteggiare la pena di tre anni di reclusione. Il Gup ha respinto la richiesta ritenendo non congrua  la pena.  Lo Schifano infatti, nonostante una Florida posizione economica della sua famiglia, proprietaria di terreni e fabbricati, ha rifiutato di risarcire il danno alla parte civile che ammonta a circa 60 mila euro”. Attualmente il giovane 23enne è sottoposto all’obbligo di dimora a Mussomeli, in attesa del giudizio, nelle forme del rito abbreviato che si celebrerà a breve.

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