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Abusi sessuali sulle sue dipendenti, barista condannato

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San Cataldo – È per avere allungato le mani sulle sue dipendenti, anche minorenni, che è stato condannato. Assolto, invece, per un solo caso di presunti abusi, ma per altri due no. E dovrà anche risarcirle.

Colpevole, così lo ha ritenuto il tribunale di Caltanissetta, il cinquantatreenne barista sancataldese, Salvatore C. – assistito dall’avvocato Davide Schillaci – finito sul banco degli imputati per difendersi dalle accuse di  violenza sessuale, con l’aggravante di avere tentato di approfittare di sue dipendenti minorenni.

E il collegio giudicante, a fronte di una richiesta di pena a undici anni e mezzo sollecitata dalla procura, lo ha condannato a 6 anni e 2 mesi di reclusione.

Ma non è tutto. Sì, perché dovrà pure sborsare una provvisionale di 2 mila euro a beneficio di una delle due parti civili e mille per l’altra, a quel tempo minorenne. Ma dovrà anche risarcire entrambe – assistite dagli avvocati Monia Giambarresi e Cristian Morgana – secondo l’entità che stabilirà poi il giudice in un procedimento di natura civile.

Il barista, oltre che per un episodio di abusi, è stato assolto anche per la sospetta cessione di una modesta quantità di marijuana, sempre a una sua dipendente.

Una delle giovani, secondo la tesi accusatoria, sarebbe stata proprio violentata in una casa di campagna. E già tra loro, una settimana prima – per l’accusa – vi sarebbe stato un primo tentativo di approccio andato a vuoto.  Ed è proprio dalla denuncia del fidanzato di lei, che poi ha preso le mosse l’indagine ampliando il fronte.

Fin qui l’accusa. Perché lui, l’imputato, ha negato di avere allungato le mani sulle sue ex dipendenti. E ha negato anche di avere abusato di una di loro, perché quel rapporto – secondo la sua tesi a discolpa – non sarebbe stato frutto di una violenza, ma della volontà di entrambi.

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