Caltanissetta – Chiesti undici anni e mezzo di carcere per avere approfittato delle sue bariste. Allungando le mani su loro, minorenni comprese, e abusando di una delle sue dipendenti.
Queste le richieste che l’accusa ha avanzato nei confronti del cinquantaduenne barista di San Cataldo, Salvatore C. – assistito dall’avvocato Davide Schillaci – sul banco degli imputati perché accusato di violenza sessuale , con l’aggravante di avere avere messo le mani addosso a sue dipendenti minorenni.
E quattro di loro – assistite dagli avvocati Cristian Morgana e Monia Giambarresi – si sono costituite parti civili.
Il barista, secondo la tesi accusatoria, avrebbe fatto avances alle ragazze. Fino a quando si sarebbero pure licenziate.
Una di loro, in particolare, sarebbe stata anche violentata nella sua casa di campagna. Ed è proprio dalla denuncia presentata dal fidanzato di lei che sono partite le indagini dei carabinieri. Poi, pian piano, si sono aggiunti i racconti delle altre bariste e riscontri investigativi che sarebbero stati raccolti dai militari.
Fino a quando nel novembre di quattro anni fa è stata disposta una ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, a carico dello stesso esercente.
Lui che, dal canto proprio, ha sempre respinto le accuse. Quella che per la procura sarebbe stata una violenza sessuale, per la difesa sarebbe stato, invece, un rapporto consenziente. Mentre delle altre dipendenti non ne avrebbe approfittato, ma sarebbe stato solo un clima confidenziale creatosi in quell’ambiente.