Caltanissetta – Non è lei l’artefice di una truffa su internet. L’ennesima che si consuma. Anche se in realtà, questa, sarebbe stata messa a segno con una variante sul tema: non esattamente con un sito on-line, ma una non meglio specificata piattaforma telefonica.
Ed è stato proprio questo aspetto, alla fine, a risultare determinante per il proscioglimento di una ragazza nissena, C.G. – assistita dall’avvocato Dino Milazzo – a giudizio con il rito abbreviato.
Determinate è stata l’esclusione dell’aggravante che, passando per la remissione di querela accettata dalla stessa imputata, ha potuto dare vita al non luogo a procedere.
La vicenda giudiziaria è legata alla vendita di un videoregistratore che un ignaro acquirente avrebbe comprato per sessantacinque euro.
Somma che ha ricaricato sulla Postepay del venditore. Ma trascorso qualche giorno , il settantaseienne di Resuttano che aveva effettuato l’acquisto, ha intuito di essere stato imbrogliato. Così s’è presentato ai carabinieri denunciando l’accaduto.
Le indagini si sono poi catalizzate sulla ragazza perché è attraverso il suo numero di cellulare che l’operazione si sarebbe compiuta. Ma ad effettuarla, sembrerebbe, non sarebbe stata lei, piuttosto qualcuno che avrebbe avuto accesso al suo telefonino.