Albenga- Sono partiti da Villalba, Vallelunga, Resuttano, Marianopoli, Santa Caterina Villermosa, Mussomeli, Recalmuto, per celebrare ad Albenga Santa Lucia , invitati dalla numerosa comunità nissena che ha fatto la storia della città ingauna iniziando l’immigrazione dalla Sicilia sin dagli anni 50. Quest’anno, come avvenuto nel 2020, la festa di Santa Lucia si è ridimensionata a causa della nota pandemia: nessuna processione, nè grande aggregazione. Ma si è ugualmente celebrata, con una Messa in Santa Maria in Fontibus officiata dal vicario mons. Scarpino e con i Vespri nel pomeriggio nella stessa chiesa. Erano presenti il sindaco di Villalba Maria Paola Immordino, di fresca elezione e due rappresentanti delle altri comunità nissene denominate “Associazione Misericordia”: il giovane presidente Luigi Muscarella con il suo vice Filippo Misuraca. Hanno fatto gli onori di casa, oltre che il sindaco Riccardo Tomatis e la sua giunta, il decano dei villalbesi ad Albenga, Antonino Messina (uno dei primi immigrati, ex consigliere comunale con Viveri) e Silvio Cangialosi, presidente dell’Associazione Santa Lucia di Albenga. Dopo le cerimonie ufficiali, sulla piazza 4 Novembre allestita con bancarelle, tutti hanno potuto assaggiare i prodotti siciliani, dalla Cuccìa (una minestra di semi di frumento) alle lenticche, ai formaggi e al tipico pane. La delegazione siciliana rientrerà domani 13 dicembre in tarda mattinata.