Mussomeli – Se ne va via un personaggio iconico della Mussomeli degli anni ottanta che ha scandito e accompagnato la fanciullezza di tanti giovani. A 73 anni è morto Mario Callari, per tutti Mario l’amicone, nomigliolo che gli è stato affibbiato anche per il suo carattere allegro e gioviale. Si è spento nella “sua” Madrice dove viveva in una abitazione poco distante anche dalla chiesa di Santa Margherita. Era un veterano della Arciconfraternita in seno alla quale, per lungo tempo, è stato appassionato e valente trombettiere. Da tempo era malato. Tra gli anni ottanta e novanta ha gestito una delle sale giochi più celebri di sempre: l’Europa Unita. Tanti quarantenni, cinquantenni e sessantenni di oggi lo ricordano con affetto dietro il bancone a cambiare monete, quando un gettone per giocare al flipper, al calciobalilla e agli insuperabili giochi arcade costava cento o duecento lire. La sala giochi si trovava dapprima in via Amari e poi nell’attuale via Vittime di Nassiriyia, sempre a poche decine di metri dalla centralissima via Palermo. La sua indole bonaria era diversa e speculare al carattere sornione del compagno di lavoro di sempre: il baffutto avvocato, un uomo di Villalba così conosciuto da tutti, su questo epiteto e titolo accademico circolavano almeno cinque versioni, probabilmente leggende metropolitane, differenti. Mario è stato una figura affabile che ha accompagnato i momenti felici di tanti giovani mussomelesi. Aveva lavorato come barbiere e nell’edilizia, Sempre col sorriso sulle labbra, sempre gentile, sapeva farsi ben volere da tutti. Era anche appassionato di radio e baracchino, in tanti lo ricordano nelle emittenti locali e nella mitica 112 con antenna ad armeggiare con l’apparecchio CB. Lascia la moglie e due figli. Il rito funebre verrà celebrato lunedì alle 15,30 presso la Chiesa Madre.