Home Cronaca Anglioletti al posto dei demoni, Cristo Re rilancia su Halloween

Anglioletti al posto dei demoni, Cristo Re rilancia su Halloween

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Mussomeli – Sarà, con ogni probabilità, un Halloween insolito, quello del 2023. A mancare saranno sicuramente le zucche, quelle vere, per via delle temperature ostinatamente alte, che ne impediscono la maturazione, e, con ogni probabilità, anche streghe e diavoletti. E se le zucche -con poco o molto sale, poco importa!- esposte fuori casa avrebbero la funzione di catturare gli spiriti maligni, le streghe, invece, sembra che, nel giorno di Ognissanti, si radunino per presagire gli eventi dell’anno venturo, in un istante particolare in cui, secondo la tradizione, avviene un incontro tra il regno dei viventi e quello dei defunti. Bene, sarà pur vero che trattasi di una tradizione irlandese, ma non si può certo negare che la festa pagana più discussa e controversa dell’anno, fra polemiche e diatribe, eserciti comunque un certo fascino anche fra i paesi neolatini. Macabro, forse. Tant’è che non è insolito imbattersi in birbandelli in costume che, al motto di “dolcetto o scherzetto” si divertono a vivacizzare quella che diversamente sarebbe una triste e noiosa serata di inizio autunno. La vigilia di Tutti i Santi, appunto. E, mentre Mosca bolla Halloween come la “festa dell’Occidente satanista”, vietandone i festeggiamenti, e la presidente del Consiglio dichiara di “andare ancora controvento e festeggiare secondo la sua tradizione e non secondo quella anglosassone”, anche nel piccolo centro dell’entroterra nisseno, si leva una voce fuori dal coro. L’appello arriva direttamente dalla parrocchia di Cristo Re, dove il prete, padre Liborio Franzù, coadiuvato dal diacono Pierenzo Costanzo, propone “Niente Halloween, ma festa in parrocchia con bambini vestiti da santi e angioletti”. Un’esortazione alla fede cristiana. “Non possiamo condividere una festa americana che non ha niente a che vedere con le nostre tradizioni ma soprattutto con il nostro credo. Questo richiamo a spiriti e diavoli è una cosa assurda che rifiutiamo categoricamente. E poi c’è l’inquietante coincidenza con la festa di Tutti i Santi, pertanto abbiamo preferito esortare i ragazzi a vestire gli abiti cristiani del santo di cui portano il nome e a recarsi in parrocchia per la celebrazione della santa messa. Ribaltando il messaggio pagano e, contrapponendo a questo, quello della nostra tradizione religiosa. Peraltro disponiamo delle testimonianze di preti esorcisti che dicono di avere avuto visioni, durante le sedute, del diavolo che incita a fare questa festa. Al di là che vi si possa credere oppure no, noi comunque ai diavoli e alle streghe opponiamo il sacramento della Confessione e la preghiera per le anime defunte”, così il diacono Pierenzo Costanzo.

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