Caltanissetta – Uno dei rapinatori lo avrebbe riconosciuto in foto. Tra le pagine di un album di scatti segnaletici che gli sarebbero stati mostrati in questura.
Ma ne avrebbe individuato soltanto uno, l’altro no. Il secondo, infatti, è sempre rimasto nell’ombra. Il suo nome non è mai saltato fuori.
Sotto accusa è finito soltanto il giovane che il malcapitato avrebbe riconosciuto in fotografia, il ventiquattrenne nisseno Pietro Cammilleri – difeso dall’avvocatessa Valentina Di Maio – chiamato alla sbarra per rapina e lesioni personali aggravate.
A farne le spese è stato un ultraottuagenario, G.M. – assistito dall’avvocato Francesco Augello – pure lui nisseno e che si è costituito parte civile.
L’anziano in quell’azione assai maldestra ai suoi danni è pure rimasto ferito. L’unica nota positiva, in questa storia, è stata rappresentata da due ragazzi extracomunitari che casualmente hanno poi trovato per strada i documenti dell’anziano con dentro soldi e gli hanno restituito tutto perché era un loro vicino.
Lo scippo in questione s’è consumato a fine agosto di due anni fa. Quando l’ultraottantenne è finito nel mirino di due rapinatori che con estrema violenza gli hanno portato via il borsello che teneva in spalla.
Le indagini della polizia, successivamente, hanno fatto il resto. Il primo passo è stata l’individuazione, attraverso foto segnaletiche, di uno dei presunti autori della rapina. Lo stesso chiamato sul banco degli imputati.