Caltanissetta – Aree trasformate in vere e proprie pattumiere a cielo aperte. E poi in bombe ecologiche attraverso l’incendio dei rifiuti. Diverse, nel recente passato, sono finite nel mirino degli investigatori nell’area del Gelese. E pure una delle tranche d’inchiesta la procura della città del golfo ha già chiuso le indagini e il dossier sarà presto nelle mani del gup.
Sono quattordici, in questo caso, gli indagati i cui nomi sono al centro di un fascicolo. Quasi tutti padroncini – ad eccezione di qualche imprenditore che quei rifiuti li avrebbe proprio affidati ai trasportatori – che avrebbero scaricato e bruciato rifiuti plastici in un’area abbandonata, ma non soltanto, non distante dall’abitato e da zone protette.
E in quelle aree, che già erano finite al centro di altre indagini, sarebbero stati bruciati diversi rifiuti prevalentemente plastici, ma non solo, con grossi danni per l’ambiente e la salute pubblica. Problematiche di grandissima attualità.
Un quadro che la polizia, sotto il coordinamento della procura, ha definito trascinando poi nel registro degli indagati i presunti responsabili di quell’inquinamento ambientale che le combustioni hanno provocato nel tempo.