Caltanissetta – Scartato alla visita medica per aspiranti carabinieri è stato poi un provvedimento del Tar che gli ha consentito di essere “ripescato”.
È la storia di un ragazzo nisseno che solo rivolgendosi alla giustizia amministrativa, adesso, può tirare un sospiro di sollievo perché il sogno per lui può diventare realtà.
È un ventiseienne inizialmente scartato per una presunta diagnosi di alluce valgo bilaterale. Così da essere scartato dal concorso per l’arruolamento.
Ma il legale che lo assiste – l’avvocato Girolamo Rubino – ha investito della questione il Tar del Lazio che ha disposto una nuova verifica.
Sì, perché il ricorso giurisdizionale contro il ministero della Difesa ed il Comando generale dei carabinieri gli ha aperto le porte per una nuova visita affidata alla commissione sanitaria d’appello dell’Aeronautica militare.
E questa volta l’esito è stato differente. Perché non sono stati rilevati «deficit funzionali clinicamente rilevabili».
Da qui la nuova opportunità per il ventiseienne, riconvocato dal centro nazionale di selezione e reclutamento dei carabinieri per sottoporsi a nuovi accertamenti psico-attitudinali.
Anche questo nuovo scoglio è stato superato perché il giovane è stato ritenuto idoneo. Così, in forza di quel pronunciamento del tribunale amministrativo del Lazio il giovane è stato ammesso a frequentare i corsi di formazione curati dallo stesso ministero della Difesa.