Mussomeli – Sono pirati della strada in auto e scooter. Non tanto e non solo perché violano il codice della strada ma operano in modo predatorio. La dinamica è sempre la stessa. Agiscono in branco, prendendo di mira gli automobilisti che si trovano a passare in una strada che è poco trafficata. Procedono a rilento, si fanno sorpassare e poi sferrano l’attacco. Simulando una collisione inesistente, inseguono il malcapitato automobilista e pretendono soldi. E’ successo quindici giorni fa a una donna che è stata bloccata da uomini che le hanno chiesto e ottenuto soldi per i danni provocati da un’inesistente urto. Oggi la truffa non si è ripetuta solo perchè una mussomelese era a conoscenza del raggiro, si è accodata alla carovana di motocicli che l’invitavano a superare. Fortunatamente sono sopraggiunte altre autovetture che si sono incolonnate, la presenza di più auto ha complicato la vita ai balordi. “C’erano tre scooter e due motocross questi ultimi – racconta la donna- senza targa e in alcuni dei quali c’era anche un passeggero. Intorno alle 17,30 prima della miniera Bosco, in prossimità del bivio per Palo i centauri ci invitavano a sorpassarli. Memore dell’esperienza di una conoscente mi sono messa in fila indietro, nonostante mi invitassero a superare, procedendo alla loro andatura di circa 10 chilometri orari, e riuscendo ad avere una panoramica del gruppo. Per fortuna sono arrivati altri automobilisti. Giunti in prossimità della miniera mi sono accorta che un loro complice, probabilmente qualcuno che ci avrebbe bloccati ci stava aspettando. Appena hanno capito che c’erano diverse vetture penso che abbiano desistito dal loro intento e hanno abbandonato la SP 38”. Nelle ultime settimane, come detto, lungo questa strada si sono ripetuti diversi episodi ed è facile immaginare che malintenzionati, profittando di una strada dissestata, isolata, dove passano pochissime persone, potrebbero compiere reati ben più gravi della semplice truffa, garantendosi l’impunità con la complicità di tenebre e di questa vergognosa trazzera che chi può evita come la peste che diventa un insidiosissimo percorso deserto in mezzo al nulla.
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