Era un cold case che da più di venticinque anni angosciava la Cina: sette bambini morti avvelenati nella provincia orientale di Anhui e nessuno che riuscisse a venire capo del movente o riuscisse a trovare i colpevoli. Ora il caso è chiuso, con la condanna a morte di due allenatori di kung fu accusati di aver messo veleno per topi nel cibo di una scuola di arti marziali. All’origine del gesto un conflitto d’affari con il loro capo.
Fu Zejie e Zhu Zulin, sfuggiti alla giustizia per 26 anni, sono stati “condannati a morte per il reato di avvelenamento” dalla Corte Intermedia del Popolo della città di Maanshan. La corte ha affermato che “intorno al 1994”, Zhu e un altro uomo di cognome Peng iniziarono una disputa mentre gestivano scuole di arti marziali concorrenti nella zona. Fu cominciò a lavorare come allenatore nella struttura di Peng nel 1996, poi “gradualmente insoddisfatto di Peng per questioni banali”, decise di vendicarsi versando due pacchetti di veleno per topi nel cibo della scuola di Peng.
La mattina del 30 giugno 1997 più di 130 persone nella scuola si sentirono male e sette studenti rimasero uccisi. Solo nel maggio del 2023 i due presunti colpevoli furono arrestati: Fu nella provincia del Fujian, sulla costa orientale e Zhu nella provincia sudoccidentale del Guizhou.
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