Caltanissetta – Beni più che sospetti quella che la Dia di Caltanissetta ha sequestrato a un professionista. Un vero e proprio tesoro il cui valore supererebbe i 4 milioni di euro.
La misura patrimoniale è scattata nel confronto del quarantanovenne Salvatore cascino, commercialiste gelese che in passato è stato già a centro di vicende giudiziarie per illeciti fiscali. E più di una volta è stato toccato da indagini. Tant’è che per gli stessi investigatori sarebbe un di “soggetto socialmente pericoloso”.
la confisca, in questo caso, ha inglobato una lussuosa struttura a Piazza Armerina, più in dettaglio una riserva di caccia di una trentina di ettari, un salone ristorante e da sette residence composti da caseggiati prestigiosamente ristrutturati e che risalgono all’ottocento. In più, settantaquattro beni immobili tra fabbricati e terreni, quote societarie in due società di Gela, autoveicoli e diversi rapporti bancari.
Cascino nel settembre di undici anni fa si è visto piovere sul capo un provvedimento cautelare, emesso dal gip di Brescia, per associazione a delinquere, falsità materiale e truffa ai danni dello Stato attraverso indebite compensazioni tributarie. E per questi reati è stato poi condannato a due anni e un mese di carcere.
Ancor prima, nel 2009, altre indagini della Dia avevano accertato un forte squilibrio, secondo gli stessi investigatori, tra i redditi dichiarati e il suo elevato tenore di vita unito. E in più con un più che corposo patrimonio immobiliare posseduto.
Secondo la stessa direzione investigativa antimafia, lo stesso commercialista avrebbe reinvestito in fruttuose attività imprenditoriali nel settore turisticoalberghiero i forti compensi intascati.