
“Una penalizzazione – va avanti Pignatone – a discapito non solo dei cittadini di San Cataldo, ma di tutta l’intera provincia poiché, venendo meno questo importante presidio, il carico di lavoro presso gli altri ospedali, primo fra tutti il Sant’elia di Caltanissetta, si è duplicato”.
“A fronte di tale situazione, si constata, purtroppo, ormai da tempo, un dialogo privilegiato da parte dell’Assessorato solo con alcune forze politiche, trasmettendo la sensazione di un uso quasi partitico e totalmente inappropriato della sanità. Allo stesso modo, premesso che ogni progetto che mira a rivalutare e potenziare le strutture del mio territorio non può che vedermi favorevole, tuttavia non posso tacere la peculiare circostanza che, dopo oltre 20 dal progetto per la realizzazione del polo oncologico, la Regione stia riprendendo l’idea di una sua messa in opera a pochi mesi dalle elezioni regionali. Come si sa, avviare dei progetti poco prima delle elezioni può costituire un buon biglietto da visita, ma non sempre siffatta tempistica coincide con una celere o effettiva concretizzazione di ciò che si paventa di realizzare. Non posso, pertanto, esimermi, visto tra l’altro il ruolo istituzionale che rivesto, dal farmi portavoce del sentimento di un’intera comunità: i Sancataldesi, ed io in primis, non siamo più disponibili a vedere strumentalizzare le criticità e le necessità importanti che ci sono nel campo della sanità come operazioni pre-elettorali attraverso l’avvio di minime azioni a pochi mesi delle elezioni e poi vedere arenarsi tutto, ancora una volta.
Ciò non è più accettabile, né tollerabile dalla comunità di San Cataldo che non dimentica lo splendore dell’ospedale, fiore all’occhiello della sanità del centro Sicilia, percependo quanto fatto finora come uno scippo”.
Nella sua lettera, il parlamentare Cinquestelle ribadisce, ancora una volta, non solo la disponibilità, ma una vera e propria richiesta di collaborazione. “Come Parlamentare della Repubblica Italiana, – conclude Pignatone – ma soprattutto come cittadino sancataldese e del centro Sicilia, che ritiene che la misura sia ormai colma e che sia arrivato il momento di agire. In questa situazione, infine, voglio rivolgere un pubblico ringraziamento a tutto il personale dell’azienda sanitaria che, troppo spesso, ha dovuto sacrificarsi per tutelare le esigenze e la salute dei pazienti e colmare le carenze organizzative che sussistono”.