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Caltaqua, perdite in netto calo e riflettori puntati sul depuratore di Campofranco

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Campofranco – La quantità d’acqua che si perde in tutta la provincia nissena è inferiore, in percentuale, rispetto al dato medio nazionale.  È emerso tra le pieghe del report mostrato da Caltaqua  al workshop sui servizi idrici di Sicilia e Danimarca svoltosi all’universita’ di Palermo.

«Uno scambio di conoscenze – è stato spiegato – voluto e organizzato dall’ambasciata danese in Italia e dall’università di Palermo, finalizzato alla scoperta dei rispettivi punti di forza e di debolezza – sia pur in scenari tra di loro differenti – nei quali, tuttavia, non sono nemmeno mancati punti di contatto».

E dai risultati ottenuti in tema di servizio idrico – come evidenziato dallo stesso gestore – alla fine dello scorso anno le perdite in tutta la provincia nissena sono state intorno al 38 per cento, al di  sotto della media nazionale che fa registrare  quattro punti percentuali in più.

«È stato presentato, durante il seminario  – è stato rimarcato -l’intervento in corso di realizzazione che riguarda la digitalizzazione, distrettualizzazione, controllo delle pressioni, automazione e telecontrollo delle reti idriche nei comuni della provincia di Caltanissetta… è un progetto presentato dall’Ati di Caltanissetta e dal gestore che è stato inserito tra quelli finanziati dal ministero delle Infrastrutture», per un totale di poco meno di sedici milioni di euro, due dei quali di cofinanziamento privato.

Sotto i riflettori – in relazione al trattamento delle acque reflue – anche il depuratore di Campofranco che, per il peso degli anni, era affetto da criticità che «ingegneri e tecnici della società hanno risolto con interventi di adeguamento e miglioramento», è stato sottolineato durante i lavori nell’ateneo del capoluogo isolano.

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