Home Dall'Italia e dal Mondo Camorra, Raffaele Cutolo è morto. Porterà nella tomba tantissimi segreti

Camorra, Raffaele Cutolo è morto. Porterà nella tomba tantissimi segreti

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A10-13.5.97-NAPOLI-CRO: CAMORRA: PROCESSO GAVA, RAFFAELE CUTOLO IN AULA. L'ex capo della nuova camorra Raffaele Cutolo (d) siede oggi nell'aula bunker del carcere di Poggioreale, dove e' stato convocato per il processo all'ex ministro degli Interni Antonio Gava per presunte collusioni con la malavita organizzata. C.Fusco / ANSA/LI

Napoli – Lo storico boss della Nuova camorra organizzata, Raffaele Cutolo, si è spento ieri a Parma. Nato a Ottaviano, aveva 79 anni: era il più anziano detenuto vivente in regime di 41 bis, pena che non gli è mai stata ridotta per la sua reiterata mancata collaborazione con la giustizia.

Ad ucciderlo è stata una setticemia, conseguenza di una polmonite bilaterale, ripresentatasi dopo essere inizialmente regredita 15-20 giorni fa. Si trovava da sei mesi in ospedale. Soltanto due giorni fa il suo legale, il penalista Gaetano Aufiero, aveva ripresentato istanza di scarcerazione con remissione ai domiciliari per gravi motivi di salute. Richiesta che già in precedenza – lo scorso giugno – era stata respinta dal Tribunale di sorveglianza di Bologna.

La moglie di Cutolo Immacolata Jacone, e lo stesso Gaetano Aufiero, hanno saputo della sua morte al telefono, da un assistente della polizia penitenziaria. I funerali si terranno in forma privata.

Cutolo doveva scontare quattro ergastoli ed era in carcere dal 15 maggio del 1979. Il suo primo omicidio risale addirittura al 24 settembre 1963. È stato un capoclan sanguinario, probabilmente il più sanguinario di tutti, e fu protagonista della tragica guerra con la Nuova Famiglia che sparse sangue in tutta la Campania tra gli anni ’70 e ’80. Dalla sua anche un’evasione, il 5 febbraio 1978, dal manicomio giudiziario di Aversa.

I segreti
Sono tantissimi i segreti che il “professore” di Ottaviano porta con sé nella tomba. “Potevo salvare Moro, fui fermato“, disse soltanto cinque anni fa. “Aiutai – spiegò – l’assessore regionale Ciro Cirillo, potevo fare lo stesso con lo statista. Ma i politici mi dissero di non intromettermi“. “Per Ciro Cirillo si mossero tutti, per Aldo Moro nessuno, per lui i politici mi dissero di fermarmi, che a loro Moro non interessava“, aggiunse in quell’interrogatorio. Cossiga, che allora era ministro dell’Interno “si rifiutò di incontrarmi“. Camorra, Raffaele Cutolo è morto con i suoi segreti
„Ciro Cirillo venne rapito e successivamente – dopo alcuni mesi e dopo il pagamento di 1 miliardo e 400 milioni di lire – rilasciato dalle Br. Era il 27 aprile del 1981. “Avevamo dei documenti da usare contro i politici per i fatti della trattativa – aggiunse – alcuni li aveva Enzo Casillo (tra i vertici della Nco, ucciso nella faida, ndR), altri documenti invece li ho io. Ma moriranno con me“. Ed è andata esattamente così.“

 

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