Caltanissetta – «Anziani e categorie fragili ancora costretti a disumane e inaccettabili condizioni per la vaccinazione». L’allarme s’è levato dalla coordinatrice del Pd di Caltanissetta, l’avvocatessa Annalisa Petitto. « Ancora e per l’ennesima volta l’ho segnalato agli organi della Regione Siciliana e per conoscenza alla struttura commissariale nazionale per l’emergenza covid-19», è andata avanti.
«Mi riferisco alle odissee dei nostri anziani, come l’ottantaduenne cardiopatico costretto a 5 ore di fila, i pellegrinaggi “ a vuoto” di anziani e persone fragili provenienti dalla provincia nissena, il ritardo nella somministrazione dei tamponi funzionali all’emissione dei provvedimenti di fine isolamento – e questo non certo per demerito dei medici delle squadre Usca, che anzi lavorano alacremente e con abnegazione innegabile – bensì per una inspiegabile ed ingiustificabile carenza numerica di personale preposto a tale intervento, e ciò sebbene sia notorio l’assunzione esorbitante di personale sanitario e amministrativo da parte dei vertici dell’Asp di Caltanissetta», ha aggiunto la stessa consigliera comunale di palazzo del Carmine.
Da qui l’accorato appello rivolto al presidente della regione, Nello Musumeci perché anche nel ruolo di assessore alla Salute ad interim e di commissario per l’emergenza covid-19 della Sicilia, intervenga immediatamente e risolva, una volta per sempre, le gravissime ed intollerabili disorganizzazioni e disfunzioni che patiscono i cittadini di Caltanissetta e dell’intera provincia, e tra questi soprattutto le categorie fragili, e che i “miopi” vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta non vogliono vedere, ammettere e risolvere».