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Chi minacciava la compagna di sfregiarla con l’acido e chi di volerla bruciare, arrestati compagni stalker

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Caltanissetta – Minacciavano e molestavano le rispettive compagne. Uno di loro minacciandola pure con una pistola o di sfregiarla con l’acido. Scenari vagamente simili quelli che, adesso, hanno fatto scattare le ordinanze di custodia cautelare a loro carico. Un terzo, invece, è stato arrestato per tutt’altri reati.

In totale sono tre gli arresti eseguiti a Gela dalla polizia su ordine della magistratura. Sono scattati nelle scorse ore.

La prima ordinanza è stata emessa a carico di un trentenne accusato di maltrattamenti in famiglia, oltre che di porto abusivo d’ arma da sparo, furto aggravato del cellulare della compagna e lesioni personali. Secondo la tesi accusatoria, ripetutamente avrebbe minacciato e molestato la compagna, anche quando si trovava in carcere. Da recluso, infatti, le avrebbe inviato lettere dal contenuto intimidatorio. Ma non tutto. Sì, perché avrebbe pure minacciato la donna di sfregiarle il viso con l’acido e, in una circostanza, le avrebbe anche puntato una pistola alla tempia. E più di una volta infischiandosene della presenza dei figli minorenni.

Destinatario della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato un quarantenne indagato per atti persecutori, lesioni dolose e resistenza a pubblico ufficiale. Avrebbe minacciato e molestato la sua compagna in più occasioni, alla presenza dei figli minori , rendendole la vita un incubo. Almeno secondo la tesi accusatoria. L’avrebbe pure pedinata e si sarebbe appostato sotto casa di lei. Altre volte l’avrebbe minacciata di morte e di dare fuoco alla sua abitazione e all’auto.

L’ultimo provvedimento restrittivo , in questo caso un ordine di carcerazione, è stato adottato nei confronti di un trentanovenne, già ai domiciliari per altro. Ora deve scontare scontare la pena a diciotto mesi di reclusione sulla scia di una sentenza di condanna per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale. Tutti e tre sono in carcere.

Vincenzo Falci

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