Home Cronaca «Chiudi o ti uccidiamo», retata antimafia con tre arresti (VIDEO)

«Chiudi o ti uccidiamo», retata antimafia con tre arresti (VIDEO)

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Gela – «Chiudi o diamo a fuoco ai tuoi veicoli», o «chiudi o saremo costretti ad abbassarci la maschera» oppure «chiudi o ti uccidiamo».

Minacce più che eloquenti quelle che avrebbero rivolto a un commerciante di ortofrutta gelese, costretto a chiudere perché avrebbe fatto concorrenza a uno degli indagati.

E alla fine, facendo leva su Cosa nostra, sarebbero riusciti nel loro intento. C’è questo e altro nell’inchiesta della squadra mobile nissena coordinata dalla direzione distrettuale antimafia nissena che nelle scorse ore ha fatto scattare tre ordinanze di custodia cautelare.

Che sono state disposte dal gip nei confronti del cinquantenne Massimo Terlati, del quarantatreenne Emanuele Cassarà e dal cinquantunenne Marco Ferrigno.

Sono accusati, a vario titolo, per associazione mafiosa perché ritenuti legati a Cosa nostra di gela, oltre che di estorsione aggravata dal metodo mafioso. La polizia tra le pieghe dell’operazione, ha anche eseguito alcune perquisizioni.

L’indagine della polizia è partita due anni fa alla luce di strani rapporti tra due collaboratori di giustizia – adesso indagati – e alcuni appartenenti al clan mafioso Rinzivillo di Gela.

Così attraverso appostamenti, pedinamenti, che di tipo tecnico, una montagna d’intercettazioni con uomini di primo piano nel panorama criminale, la polizia è riuscita a ricostruire uno spaccato di tipo mafioso con peraltro, episodi estorsivi.

E in quelle intercettazioni raccolte dalla polizia, i mafiosi si sarebbero lamentati «dell’eccessiva scrupolosità» delle indagini da parte della squadra mobile n

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