Caltanissetta – Tre arresti dei carabinieri tra le pieghe di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dopo il vertice del comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto, Chiara Armenia.
Il primo è scattato nei confronti di un trentaquattrenne gelese, Valentina M., che già il 24 settembre scorso era finita ai domiciliari per droga tra le pieghe del blitz antimafia ribattezzato «Chimera». Ora la misura nei suoi confronti è stata aggravata con la custodia cautelare in carcere per presunte ripetute violazioni delle prescrizioni imposte con i domiciliari. Ora è stata rinchiusa al carcere di Agrigento.
Altro provvedimento a carico di un quarantenne, G.C., pure lui già ai domiciliari per reati contro la persona. Anche lui, come la donna, avrebbe violato le imposizioni dettate dal suo status di recluso in casa e, adesso, è finito in cella al carcere di Sciacca.
Ultimo arresto della serie, sempre da parte dei militari, quello scattato nei confronti di un quarantunenne, G.P., per maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, secondo l’accusa, durante una violenta lite avrebbe preso a botte la moglie, colpendola con calci e pugni al corpo e al viso, sotto gli occhi dei loro figli minorenni.
Poi la donna ha raccontato agli investigatori che da diverso tempo avrebbe subito maltrattamenti dal marito. È stato poi soccorsa e affidata alle cure dei sanitari in ospedale. Le sono state diagnosticate frattura al naso e contusioni alla testa con una prognosi di una trentina di giorni. Il presunto marito violento è adesso rinchsouso nel penitenziario di Caltagirone.
Durante lo stesso servizio i carabinieri, in tema di sicurezza stradale, hanno fermato a posti di controllo 31 mezzi identificando e controllando i 73 passeggeri. E sono state elevate 3 contravvenzioni al codice della strada.
E un ventiquattrenne di Niscemi è stato denunciato per detenzione di droga perché all’interno del suo garage sono stati scovati 15 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.