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Controlli straordinari della polizia, il questore: « Chiediamo alla gran parte onesta dei cittadini di collaborare»

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Caltanissetta – «Chiediamo alla gran parte onesta dei cittadini di collaborare, di considerare un dovere etico e di cittadinanza, oltre che giuridico, il farlo».  L’esortazione s’è levata dal questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, guardando ai controlli straordinari del territorio effettuati a Gela dalla polizia.

E durante il servizio sono stati eseguiti cinque arresti, di cui tre in flagranza e due in esecuzione di provvedimenti emessi dalla magistratura . Sono state pure eseguite 12 perquisizioni.

Era stato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi in prefettura, a disporre nei giorni scorsi una intensificazione di servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio.

Così, nei giorni scorsi, agenti del commissariato, con l’impiego di un elicottero,

e unità cinofile, hanno effettuato parecchi controlli per la ricerca di armi, esplosivi e droga, catalizzando l’attenzione, in modo particolare, su quelle aree che si prestano ad attività illecite perché frequentate da sospetti.

Più in dettaglio, durante i controlli, sono stati eseguiti tre arresti di cui uno per detenzione di stupefacenti e un fucile e altri due per tentato furto aggravato.

Sono stati pure eseguiti due ordini di carcerazione, il primo emesso dalla procura di Gela nei confronti di un condannato che deve scontare una pena di tre anni, tre mesi e diciassette giorni di reclusione per concorso in detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, mentre il secondo,  emesso dalla procura generale di Caltanissetta nei confronti di un condannato che deve scontare quattro anni e otto mesi di carcere per ricettazione.

Sono state poi identificate 324 persone, di cui 182 con qualche precedente con la giustizia. Sono state 12 le perquisizioni, 147 i mezzi controllati, 49 tra arrestati e detenuti domiciliari, liberi vigilati e sorvegliati speciali, 10 possessori di armi con il ritiro cautelare nei confronti di quattro di loro e, ancora, 4 i locali pubblici ispezionati e 6 le sanzione amministrative comminate. Sul fronte sicurezza stradale, infine, sono state 9 le infrazioni al codice della strada.

«L’azione di prevenzione e contrasto – ha sottolineato il questore Ricifari – viene svolta con costanza sull’area gelese da tutte le forze di polizia che hanno sostegno efficace e tempestivo, in caso emergano reati, da parte della procura della Repubblica che in tempi brevissimi porta a definizione i procedimenti e, quando necessario, adotta le più opportune misure cautelari.

In questi anni e in questi ultimi mesi tale impegno è stato costante tanto che si può affermare, dati alla mano, che Gela è l’area più presidiata della provincia e di certo una delle più controllate del Paese».

Lo stesso questore ha poi aggiunto che «i risultati in termini repressivi, che pure sono elevatissimi – si pensi che la percentuale dei responsabili di incendi denunciati e condannati è altissima – e prossima al 60 per cento degli episodi, ciò che continua purtroppo a registrarsi è la quasi nulla collaborazione dei cittadini. Sono tanti gli episodi delittuosi per i quali non riceviamo alcun contributo testimoniale e poi dalle indagini emerge che dei fatti avevano diretta conoscenza e potevano testimoniare più persone».

E, infine, l’invito rivolto ai cittadini. «Chiediamo ancora alla gran parte onesta dei cittadini di collaborare, di considerare un dovere etico e di cittadinanza, oltre che giuridico, il farlo. In sintesi rendiamo Gela ciò che è vocata ad essere un luogo meraviglioso per viverci e per visitare da turisti. Aiutate la Magistratura e le Autorità di pubblica sicurezza ad aiutarvi», è l’appello del questore.

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