Caltanissetta – «Non si sono, ad oggi, manifestati casi sospetti intesi come persone che provengono dalle zone in cui si è appalesato il focolaio e che, al contempo, presentino sintomi quali febbre, tosse e dispnea».
È l’analisi, assolutamente ufficiale, emersa al termine di un vertice serale alla prefettura di Caltanissetta ai cui hanno preso parte i massimi esponenti dell’Asp, delle forze dell’ordine ed i sindaci di Caltanissetta, Mussomeli e Gela.
Al centro dell’incontro le « misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19».
Ad escludere la presenza di casi sospetti nella provincia nissena è stato il manager della stessa Azienda sanitaria provinciale.
Ma, è stato spiegato, «è stato rilevato che nei giorni precedenti alcuni cittadini residenti in zone della Lombardia e del Veneto sono rientrati da quelle regioni e, quindi, per gli stessi cittadini l’Asp di Caltanissetta ha avviato la procedura di “permanenza domiciliare fiduciaria” con sorveglianza attiva, ossia attraverso
controlli telefonici ogni sei ore per la verifica delle condizioni di salute».
La stessa Asp ha costituito una “task force” operativa per fronteggiar eventuali situazioni che dovessero presentarsi.
«Tale “task force” opererà in costante sinergia con le forze di polizia e prefettura, che proseguirà nell’azione di attengo monitoraggio della situazione della provincia». È stato ribadito.