Medici e infermieri al lavoro senza sosta nel reparto di terapia intensiva passato da 5 a 17 letti per curare i pazienti covid all' ospedale di Vizzolo Predabissi, 24 Marzo 2020. Ansa/Andrea Canali
Caltanissetta – Sono cinque i pazienti in meno ricoverati al reparto di malattie infettive dell’ospedale di Caltanissetta rispetto alle ventiquattro ore precedenti.
Più in dettaglio, tre giudicati clinicamente guariti sono stati trasferiti nell’area sanitaria assistita – che da quando è iniziata l’emergenza è stata dedicata soltanto a questo fronte – perché vi restino per un po’ prima di disporne in rientro a casa, ma solo dopo che due tamponi risulteranno negativi.
«La scelta dell’Azienda sanitaria – è stato spiegato dal manager dell’Asp Alessandro Caltagirone – è stata quella di allontanare sia dal reparto di malattie infettive che dal corpo principale dell’ospedale i pazienti clinicamente guariti, ma ancora positivi e comunque meritevoli di una permanenza fuori dal domicilio prima dei due tamponi negativi».
Gli altri due pazienti, sempre tra i cinque non più a malattie infettive del «Sant’Elia», sono tornati a casa perché gli ultimi due test a cui sono stati sottoposti sono risultati negativi.
Aumento soltanto il numero dei domiciliati che si è accresciuto, nell’ultima giornata di un altro caso. Riguarda, in particolare, un paziente di Santa Caterina.
Mentre, a gela, un paziente che era stato ricoverato in terapia intensiva al «Vittorio Emanuele» è stato trasferito a malattie infettive dello stesso ospedale.
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