Serradifalco – C’è anche un milenese tra i quattro condannati per il crollo di un’ala della scuola media di Serradifalco. Il direttore dei lavori.
Altri tre imputati, finiti in giudizio con lui, sono stati giudicati colpevoli, mentre è stato assolto soltanto il capo squadra.
Il sessantaquattrenne di Milena, Pietro Garrasi direttore dei lavori s’è visto infliggere la pena a 2 anni di reclusione – con il beneficio della sospensione – insieme a Nunzio Anicito, responsabile del cantiere, Franz Di Bella, titolare dell’impresa edile che stava curando l’appalto e il coordinatore della sicurezza Gaetano Cordaro, tirati in ballo per violazioni e mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Dovranno anche versare una provvisionale di 100 mila euro, immediatamente esecutiva, nelle casse del Comune di Serradifalco – assistito dall’avvocato Antonio Campione – nella veste di parte civile e, in più, dovranno indennizzare lo stesso ente secondo l’entità che stabilirà poi il giudice in un procedimento per le sole statuizioni.
Assoluzione soltanto per il caposquadra Salvatore La Spina. Il giudice Tiziana Mastrojeni lo ha pienamente riabilitato «per non avere commesso il fatto».
Questo il verdetto emesso nei confronti dei cinque imputati – assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Sergio Ziccone, Felice Giuffrè e Tommaso Tamburino – finiti sotto accusa per il crollo di un’ala della scuola elementare di Serradifalco, il plesso «Giovanni Verga». Da un paio di mesi era in ristrutturazione.
Ma la mattina del 10 gennaio 2011 una parte della struttura a tre piani è venuta giù.
Gli operai che stavano lavorando dentro sono riusciti a mettersi in salvo per un soffio. Ma nell’immediato si è temuta una tragedia. Perché nell’altra ala della scuola i bimbi erano ancora in classe.
Ora, a poco più di dieci anni dal crollo, quattro degli iniziali sette indagati sono stati riconosciuti non esenti da responsabilità