Mussomeli – Percorrere le strade dell’entroterra siciliano è ormai diventato quasi come una corsa ad ostacoli per la continua presenza di buche o avvallamenti presenti sul manto stradale e il più delle volte inevitabili per i malcapitati automobilisti. A pagarne le conseguenze sono quasi sempre i cittadini, tranne nei casi, come quello che racconteremo, in cui si decide di adire le vie legali. Nello specifico i fatti risalgono al 19 maggio 2018 quando il Sig. M. N. mentre percorreva, verso le ore 12:15 di una mattinata soleggiata, la S.p. 26 all’altezza del Consorzio Agrario Provinciale del Comune di Cammarata (direzione Mussomeli) a bordo dell’autoveicolo della coniuge la Sig.ra M. G., a causa di due profonde buche sul manto stradale ha danneggiato in modo irreversibile il pneumatico anteriore, posteriore lato destro dell’autovettura e relativi cerchi in lega del modello Mercedes CLA nuovo di zecca. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della vicina Stazione di Cammarata i quali hanno redatto apposita annotazione di servizio sul verificato incidente. Le buche risultavano non segnalate e non agevolmente visibili dall’abitacolo dell’autovettura in movimento e quindi inevitabili per il malcapitato automobilista. Tale sinistro ha comportato un danno patrimoniale di una certa entità, tenuto conto del fatto che l’automobilista si trovava anche costretto a chiedere , a suo spese, l’intervento del soccorso stradale in quanto l’autovettura risultava inservibile. La proprietaria dell’autovettura, assistita dall’Avv. Gero Salamone, ha deciso di citare in giudizio il Libero Consorzio Comunale di Agrigento (ex Provincia Regionale) quale Ente proprietario del tratto stradale SP 26 per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali subìti. E’ di pochi giorni fa la sentenza n. 521/2021, depositata il 4 luglio scorso, del Giudice di Pace di Agrigento, Dott.ssa Caterina Sansone, con la quale il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, assistito invece dall’Avv. Diega Alaimo, è stato condannato al risarcimento di tutti i danni subìti dalla signora mussomelese oltre al rimborso delle spese legali per il giudizio. “Il Giudice di pace adito – commenta l’Avv. Gero Salamone – ha accolto appieno la nostra tesi”. “Come è noto – prosegue il legale della signora – la giurisprudenza sia di merito che di legittimità ha stabilito che l’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito è responsabile, in base all’art. 2051 del codice civile, dei sinistri causati dalla particolare conformazione della strada o delle sue pertinenze laddove non adeguatamente segnalata. Nel caso di specie era evidente la responsabilità dell’Ente, non avendo né minimamente provveduto alla manutenzione del manto stradale, né segnalato con apposita strumentazione cartellonistica di sicurezza la presenza delle due profonde buche. Tale condotta, inoltre, integra anche un’ipotesi di responsabilità extracontrattuale di cui all’art. 2043 del codice civile secondo cui qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”.