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“Denuncerei di nuovo ma porterei la mia famiglia all’estero. Solo e attaccato anche da chi doveva difendermi”

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Mussomeli –  E’ una storia di coraggio e senso civico, di lotta concreta alla mafia e di legalità. Poi c’è l’amaro riscontro  della medaglia. La solitudine, la famiglia emarginata, le feste passate da sole come se a puzzare di torto fosse chi denuncia i mafiosi. La storia ammirevole ma, a tratti, triste e ingiusta di Ignazio Cutrò, da Bivona, primo testimone di giustizia in Italia che racconta, ai microfoni di castelloincantato, le conseguenze pesantissime e, atratti, avvolte nelle ombre, di una scelta etica ma costosissima.  La video intervista

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