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Dipendenti sfruttati e sottopagati, arrestati i titolari del Brico Market

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Mussomeli – Pochi spiccioli per un’ora di lavoro. Impiegandoli, peraltro, anche in mansioni diverse rispetto a quelle ufficiali. Prendere o lasciare. Questo il ricatto.

E adesso i titolari del Brico Market – gestiscono punti vendita anche a Mussomeli e Caltanissetta – sono stati arrestati dalla squadra mobile di Trapani.

Insieme ai due fratelli di Mussomeli, titolari della catena di negozi, sono stati arrestati anche il loro contabile e un altro dipendente.

Tutti ai  domiciliari, con il braccialetto elettronico, su ordinanza di custodia cautelare per le ipotesi, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Secondo la tesi accusatoria avrebbero assunto personale attraverso una società di intermediazione e poi li avrebbero sfruttati e sottopagati. Un copione che, in qualche modo , si sarebbe già vissuto in passato per un altro punto vendita sempre nel Trapanese.

Il compenso sarebbe stato di 1,85 euro l’ora e, ad ogni modo, i lavoratori non avrebbero guadagno più di 500 euro al mese.

Avrebbero fatto firmare ai dipendenti contratti part time per quattro ore giornaliere, sei giorni la settimana, per un totale di ventiquattro ore.

Ma in realtà , secondo la tesi investigativa , avrebbero lavorato anche per una settantina di ore a settimana, percependo sempre la paga con l’inquadramento part-time.

E, perdipiù, sarebbero stato costretti a cedere al ricatto, pena il licenziamento, dovendosi adattare a tutt’altre mansioni rispetto a quelle commerciali, anche per lavori di tipo edilizio e di pulizia e perfino come vigilantes notturni.

Questo quanto sarebbe emerso dalle indagini della mobile di Trapani dove, nei mesi scorsi, gli imprenditori mussomelesi avevano inaugurato un nuovo punto vendita di bricolage .

Da qui i provvedimenti restrittivi e l’affidamento della gestione aziendale a un amministratore. È quanto è stato disposto tra le pieghe dell’ordinanza firmata dal gip.

Le indagini, a ogni modo, vanno avanti per accertare parallelamente, d’intesa con l’Inps, le omissioni che si sarebbero  concretizzate in questi mesi.

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