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Droga e armi in casa, al quarto processo pena dimezzata

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Caltanissetta – Condannato sì, ma con un forte sconto di pena. Quasi dimezzata, al quarto processo, rispetto ai precedenti gradi del giudizio.

Così per il trentasettenne nisseno Ernesto Mirandi – assistito dagli avvocati Manuela Micale e Michele Ambra – tornato in appello per rispondere di droga e armi.

E al quarto passaggio in aula, dopo l’annullamento della cassazione, la corte d’Appello di Caltanissetta presieduta da Maria Grazia Vagliasindi, lo ha condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione a fronte dei 7 anni e 8 mesi che gli sono piovuti sul capo in primo e in secondo grado.

Poi, nel febbraio scorso, la Cassazione ha annullato con rinvio il verdetto di condanna e, adesso, è arrivato il forte sconto di pena.

Già la Suprema Corte ha condiviso alcune argomentazioni della difesa, fino a dare il colpo di spugna, seppur non definitivo, al precedente pronunciamento.

L’imputato è finito nei guai sull’onda di un controllo della polizia scattato in casa sua nel marzo di quattro anni fa. In quella circostanza gli agenti hanno trovato oltre 800 grammi di marijuana e un paio di grammi di cocaina. Ma non è tutto.

Già perché durante quella stessa perquisizione i poliziotti hanno pure scovato una pistola a tambura calibro 38 e 66 munizioni della stesso calibro.

E in quella circostanza, mini arsenale e droga sono stati sequestrati mentre l’allora ventinovenne è stato arrestato.

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