Caltanissetta – Confiscato il tesoro di un imprenditore ritenuto vicino a Cosa nostra. Dopo il decreto di sequestro, adesso, è arrivata la definitiva espropriazione.
Il provvedimento ha interessato l’imprenditore Santo Valenti indicato come vicino al clan Rinzivillo di Cosa nostra.
La confisca è stata emessa dalla sezione misure di prevenzione patrimoniali del tribunale di Caltanissetta, su richiesta della procura, ed è stata eseguita dalla direzione investigativa antimafia.
Al centro della misura, per un valore complessivo di 750 mila euro, ,quattro immobili tra fabbricati e terreni – in Basilicata e Molise – due società di capitali, 3 impianti di produzione di energia rinnovabile da fonte eolica «Aereogeneratori – Pala Eolica» a Campobasso e a Potenza, una partecipazione societaria, due mezzi e diversi rapporti bancari .
È ritenuto socialmente pericoloso sull’onda del suo coinvolgimento nell’operazione «Extra fines-Druso» per cui nell’ottobre di sei anni fa è stato arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questo processo è ancora in corso e lui è sotto accusa per associazione mafiosa
Tra le pieghe di quell’inchiesta gli era stata pure imposta la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per due anni.
Secondo i magistrati vi sarebbe stato un profondo squilibrio tra i suoi possedimenti ed i redditi dichiarati. Troppo ampia la forbice.
Da qui , prima il sequestro e, adesso, la confisca definitiva dell’intero patrimonio che è passato nella disponibilità dello Stato.