Home Cronaca Estorsione sotto l’ala di Cosa nostra, la procura generale: processo da rifare

Estorsione sotto l’ala di Cosa nostra, la procura generale: processo da rifare

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Caltanissetta – Non reggerebbero le accuse a carico del presunto estorsore. Quelle che sono state già al centro di una condanna rimediata tanto nel primo, quanto nel secondo passaggio in aula.

Ma per la procura generale della Cassazione il processo andrebbe ricelebrato. Perché alcuni aspetti della vicenda, riferita alla ricostruzione di chi quelle pressioni le avrebbe subite, per la stesso sostituto pg presenterebbero passaggi ombrosi.

Così per il gelese Giuseppe Novembrini che nei primi due gradi del giudizio è stato condannato per estorsione ai danni di un’attività commerciale, peraltro – per l’accusa – sotto l’ala di Cosa nostra.

E ha rimediato in quei processi, in continuazione con altri pronunciamenti già emessi a suo carico, diciassette anni e mezzo di carcere.

Un teorema, quello dell’accusa, che secondo la stessa procura generale sarebbe da approfondire e rivedere perché qualcosa non convincerebbe. Nella ricostruzione delle vicenda, per lo stesso rappresentante dell’accusa, vi sarebbero taluni aspetti da chiarire attraverso un nuovo processo da celebrare, l’appello “bis”.

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