CALTANISSETTA – È per avere fatto prostituire la sua compagna che nei giorni scorsi è stato condannato. E l’avrebbe data in “pasto” ai clienti anche sei lei sarebbe stata sieropositiva.
Una storia fatta di degrado, economico e sociale, con incontri di sesso a pagamento, mordi e fuggi, che si sarebbero consumati in campagna.
E a suo carico è scattata poi l’affermazione di responsabilità. Che, nel concreto, si è tramutata in una condanna a due anni di carcere.
È stata comminata a un disoccupato di Niscemi che è stato giudicato con il rito abbreviato perché accusato di favoreggiamento della prostituzione e lesioni gravissime. Contestazione, quest’ultima, che poi è caduta.
Ma anche la donna s’è ritrovata nei guai perla stessa imputazione che non ha retto nei confronti del suo compagno.
Sì, perché secondo la tesi accusatoria non avrebbe informato i clienti della sua sieropositività, anche se non infettiva.
Ma pure la donna, in relazione alle lesioni gravi, è arrivato alla fine un verdetto assolutorio pere questo con il giudizio abbreviato