Caltanissetta – È per falsa testimonianza che erano finite sul banco degli imputati. Sull’onda di un procedimento in cui, mamma e figlia, erano state chiamate a testimoniare nei confronti, rispettivamente, di ex genero e marito.
Un procedimento, a quel tempo, scattato a carico di un poliziotto per la mancata corresponsione del mantenimento.
E in quel processo, poi, l’agente è stato assolto mentre è stata disposta la trasmissione degli atti alla procura perché s’indagasse sulle due donne per falsa testimonianza.
E alla fine mamma e figlia, nissene, una settantaduenne, l’altra quarantottenne – assistite dagli avvocati Calogero Buscarino e Jennifer Guarino – sono finite in giudizio proprio perché accusate di non avere detto il vero e di avere nascosto redditi che l’ex moglie del poliziotto avrebbe percepito.
Ma adesso, nonostante la procura di Caltanissetta ne abbia chiesto la condanna a due anni ciascuno di reclusione – e s’è associata anche la parte civile assistita dall’avvocato Massimiliano Bellini – , le due donne sono state riconosciute non colpevoli.
Il giudice Lorena Santacroce, infatti, accogliendo la tesi difensiva secondo cui non vi sarebbero stati elementi perché si potesse configurare la falsa testimonianza, le ha assolte perché il fatto non sussiste.
Vincenzo Falci