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Festa dei carabinieri, cerimonia simbolica per i 207 anni di fondazione

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Caltanissetta – È stata anche quest’anno la pandemia a caratterizzare la drastica riduzione del programma per celebrare i 207 anni di fondazione dei carabinieri. Solo una cerimonia simbolica, senza la solennità del passato, per festeggiare la ricorrenza, a cui hanno preso parte il comandante provinciale, il colonnello Baldassare Daidone e il prefetto Chiara Armenia.

Per il secondo anno consecutivo la ricorrenza è stata fortemente segnata dall’emergenza sanitaria che ne ha ridimensionato i contorni.

Nessun discorso ufficiale da parte del comandante provinciale die carabinieri, né premiazioni per militari che si sono distinti per il loro lavoro.

Ma l’occasione è stata utile per soffermarsi su un anno che, nel contrasto al malaffare, ha fatto raggiungere importantissimi traguardi ai militari che hanno messo a segno una sfilza di operazioni nel corso dell’ultimo anno.

Vincenzo Falci

 

OMICIDIO “SIDDIQUE ADNAN”

Il 04 giugno 2020, in Caltanissetta (CL), i militari della Compagnia di Caltanissetta davano esecuzione al fermo di polizia giudiziaria nei confronti di nr. 2 cittadini Pakistani, Shoaib Muhhamad e Ali Shujaat, per l’omicidio volontario di Siddique Adnan. Contestualmente traevano in arresto in flagranza di reato, per favoreggiamento personale, un cittadino Pakistano, Mehdi Muhammad, il quale aveva messo a disposizione il suo appartamento come nascondiglio dei due predetti connazionali. Nel pomeriggio della medesima data, in Canicattì (AG), i militari dell’Arma rintracciavano e sottoponevano a fermo della polizia giudiziaria altri 2 cittadini Pakistani coinvolti nell’omicidio, Bilal Muhammed e Cheema Muhammad Imran, resisi irreperibili immediatamente dopo la commissione del reato. Il 09 ed il 15 giugno 2020, in Caltanissetta (CL), militari del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta, unitamente al personale della Squadra Mobile della Questura di Caltanissetta, davano esecuzione al fermo di indiziato di delitto per concorso in omicidio aggravato e Ordine di Custodia Cautelare in carcere nei confronti di altri 2 cittadini Pakistani Awan Muhammed Sharjeel e Muhammad Nawaz, anch’essi coinvolti nell’omicidio di Siddique Adnan.

OPERAZIONE “CITTADELLA”

Il Nucleo Investigativo Carabinieri di Caltanissetta, lungo le strade del centro cittadino, ha svolto un’attività investigativa tesa a reprimere i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che ha condotto all’ esecuzione, nel mese di Giugno 2020, di una misura cautelare nei confronti di quattro soggetti ed al sequestro di appartamenti messi a disposizione per l’esercizio del meretricio.

SPEDIZIONE PUNITIVA A RIESI

L’8 giugno 2020 i Carabinieri della Stazione di Riesi arrestavano in flagranza di reato tre pregiudicati del luogo resisi responsabili, davanti alla locale caserma, della violenta aggressione di un giovane del luogo che aveva poco prima causato un incidente stradale, nel quale aveva riportato danni la saracinesca di un esercizio commerciale riconducibile alla famiglia dei tre aggressori.

DUPLICE OMICIDIO “LA MONACA”

Il 14 giugno 2020, in località Deliella, venivano trucidati a sassate Filippo e Calogero LA MONACA, due anziani pensionati, originari di Canicattì, da tempo domiciliati nella predetta frazione nissena limitrofa al comune di Delia. In data 26 settembre 2020 veniva fermato, nelle campagne di Delia, il pastore rumeno SCURTU Florin di anni 22, che appena tratto in arresto confessava l’orribile duplice delitto.

OPERAZIONI ANTIDROGA MUSSOMELI

Il 23 giugno 2020, in Mussomeli, i Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites – congiuntamente ai militari del locale Comando Stazione traevano in arresto un 45enne mussomelese, ritenuto responsabile dell’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare i militari, nell’ambito dell’attività volta al contrasto dei reati in danno della fauna selvatica appartenente a specie protette, scoprivano che l’uomo, dedito all’allevamento dei rapaci, si dedicava anche alla coltivazione della marijuana. Nel corso delle attività di perquisizione domiciliare, infatti, venivano rinvenute due piante all’interno di altrettanti grandi vasi e, successivamente, quando la perquisizione veniva estesa al fondo agricolo sito in contrada Cangioli di quel comune, i militari rinvenivano all’interno di un uliveto, una vera e propria coltivazione di marijuana costituita da ulteriori diciotto piante di altezza compresa tra i 120/130 ed i 220 cm che crescevano rigogliosamente. L’uomo arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il 26 giugno 2020, nottetempo, in Mussomeli, i militari dell’Aliquota Operativa del locale Comando Compagnia traevano in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un 47enne nisseno che, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di gr.46,6 di cocaina e denaro contante pari a €.1.105,00. La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire n. 4 bilancini di precisione, diversi blister contenenti medicinali usati per tagliare la sostanza, un batticarne utilizzato a tal fine, oltre a carta stagnola e materiale per il confezionamento delle dosi. Venivano inoltre rinvenuti ulteriori gr.32,450 di cocaina all’interno dell’autoveicolo nella disponibilità dell’arrestato, poi associato presso la casa circondariale di Caltanissetta.

OPERAZIONE “CERBERO”

Il 10 luglio 2020, in Santa Caterina Villarmosa (CL), Caltanissetta (CL), Catania (CT) e Pollina (PA), i militari della Compagnia di Caltanissetta, congiuntamente al GI.CO della Guardia di Finanza di Caltanissetta, coadiuvati in fase esecutiva da personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, traevano in arresto nr. 3 persone in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta:

–       Fiaccato Antonino, Sindaco pro-tempore del comune di Santa Caterina Villarmosa;

–       Macaluso Agatino, vice sindaco e assessore pro-tempore del comune di Santa Caterina Villarmosa;

–       Natale Giuseppe, assessore pro-tempore del comune di Santa Caterina Villarmosa.

Nel medesimo contesto nr. 12 persone venivano sottoposte ad ulteriori misure cautelari (divieto di dimora, divieto di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi, sospensione dall’esercizio di un Pubblico Ufficio e servizio da loro esercitato, obbligo di dimora e sospensione dall’esercizio della professione da loro esercitata). Medesima mattinata venivano notificati nr. 17 avvisi di garanzia. Il provvedimento dell’A.G. veniva adottato in accoglimento delle risultanze investigative scaturite dalla complessa ed articolata attività di indagine condotta dal personale della dipendente Sezione Operativa, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Tributaria della G.D.F., finalizzato a disarticolare un sodalizio dedito ad una serie di intrecci affaristico–imprenditoriali tra professionisti, imprese ed amministratori del comune di Santa Caterina Villarmosa. L’attività permetteva di ricostruire e documentare l’esistenza di un sistema concussivo/corruttivo tra i rappresentanti delle stesse imprese e alcuni componenti di vertice di quella amministrazione comunale. Le indagini in argomento venivano condotte nell’arco temporale intercorso tra il luglio 2018 e il maggio 2019.

VIOLENZA SESSUALE A NISCEMI

il 19 agosto 2020, i Carabinieri della Stazione di Niscemi sulla base delle indagini svolte, arrestavano su ordine della A.G. un 23enne del posto, accusato di violenza sessuale ai danni una coetanea. Il giovane, la sera dell’8 agosto precedente, conduceva con una scusa la vittima in una sua casa rurale, all’interno della quale le usava violenza. La giovane trovava il coraggio di confidarsi con i Carabinieri che, sotto le direttive della A.G., avviavano le indagini, conclusesi con l’arresto del presunto autore dell’odioso crimine.

RISSA A RIESI

Il 22 settembre 2020, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela arrestavano a Riesi 7 persone che per banali dissidi di vicinato avevano dato il via ad una violenta rissa nel corso della quale uno dei partecipanti, armatosi di pistola cal. 7.65 aveva esploso diversi colpi, fortunatamente, senza ferire nessuno.

FURTI A SAN CATALDO

Il 25 settembre 2020, in San Cataldo (CL), i militari della Compagnia di Caltanissetta congiuntamente alla locale Tenenza Carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta nei confronti di nr. 5 persone, nello specifico rispettivamente sottoposte:

–       nr. 2 all’applicazione della custodia cautelare in carcere;

–       nr.1 all’applicazione del divieto di dimora nel Comune di San Cataldo (CL);

–       nr. 2 alle misure cautelari degli arresti domiciliari.

Il provvedimento dell’A.G. disponeva la sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza eventualmente percepito dagli indagati, ha recepito le richieste del P.M. sulla base delle risultanze investigative di natura tecnica e tradizionale (dal mese di novembre 2019 a giugno 2020), condotte dalla Sezione Operativa del dipendente N.O.R. e dalla Tenenza di San Cataldo, in riferimento a due furti in abitazione perpetrati in San Cataldo il 14.11.2019 e 31.12.2019; in particolare, nel primo evento venivano trafugate armi e munizionamento regolarmente detenute.

RISSA “GB OIL” A GELA

L’08 ottobre 2020, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, intervenuti in ausilio alla Polizia di Stato per sedare una rissa scoppiata per futili motivi all’interno della stazione di servizio denominata “GB Oil”, arrestavano complessivamente nr.10 persone ritenute responsabili del reato di rissa aggravata e di lesioni personali ed arrestavano anche Di Giacomo Paolo Quinto, già noto alle cronache giudiziarie, per tentato omicidio e porto abusivo di arma da sparo clandestina. Il giovane, intervenuto sul posto su richiesta della sorella che aveva partecipato alla rissa riportando delle lesioni al capo, armatosi di una pistola Beretta munita di silenziatore che si era portato da casa, alla presenza dei Carabinieri, esplodeva alcuni colpi ferendo in maniera grave uno dei soggetti appartenenti alla fazione avversa a quella cui apparteneva la sorella e in maniera lieve un soccorritore del 118 che era intervenuto per prestare i primi soccorsi alle persone coinvolte nella rissa. Nell’episodio si è distinto un militare del Reparto Territoriale, in servizio al N.O.R. – Sezione radiomobile – che con coraggio e senso del dovere non esitava a lanciarsi addosso al pregiudicato, ingaggiando con lo stesso una violenta colluttazione conclusasi con il disarmo e l’arresto del malvivente.

OPERAZIONE “ATTILA”

Il 02 dicembre 2020, in Caltanissetta (CL), Canicattì (AG), Tivoli (RM) e Roma, i militari della Compagnia di Caltanissetta, unitamente a personale della Squadra Mobile – 3^ Sezione della Questura di Caltanissetta, collaborati nella fase esecutiva da militari delle Compagnie CC di Tivoli e ROMA San Pietro, traevano in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, nr. 11 persone di cui 10 cittadini pakistani ed una cittadina italiana. Le attività investigative, di tipo tradizionale, avviate nel giugno 2019 e concluse nel mese di giugno 2020, dal dipendente N.O.R. unitamente a personale della locale Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, permettevano di disarticolare un sodalizio criminale di tipo associativo, dedito alla commissione di delitti contro il patrimonio e la persona sul territorio della provincia di Caltanissetta.

RAPINA DISTRIBUTORE RIESI

Il 02 dicembre 2020, i Carabinieri della Stazione di Riesi, al termine di un’intensa e scrupolosa attività di indagine, arrestavano su ordine della A.G. due giovani del posto, già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili in concorso della rapina a mano armata perpetrata il 29 ottobre 2020 ai danni della stazione di rifornimento ENI di quel viale Don Bosco che aveva fruttato un bottino di circa 1.000 euro.

CONTRASTO ALLO SPACCIO NEL CENTRO STORICO DI CALTANISSETTA

Nel corso del 2020 l’interesse dei Carabinieri del Nucleo Investigativo Carabinieri di Caltanissetta si è concentrato per disvelare il mercato all’ingrosso delle sostanze stupefacenti, avente come protagonisti, cittadini extracomunitari di diversa nazionalità, la cui rete di interesse criminale si dispiegava lungo tutto il centro storico (Badia, Strata Foglia, Provvidenza). Nel corso delle diverse attività sono state tratte in arresto 37 persone e sequestrate sostanze stupefacenti per 36 kg complessivi tra cocaina, eroina, hashish e marijuana.

OPERAZIONE RIVER

In data 17 febbraio 2021, la Compagnia CC di Caltanissetta dava esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta nei confronti di 11 persone. L’indagine, iniziata a febbraio 2019 a carico di soggetti residenti in Caltanissetta, consentiva di smantellare un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

SEQUESTRO CASA SERENA

Il 19.02.2021 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caltanissetta davano esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP di Caltanissetta con la quale si disponeva la custodia cautelare agli arresti domiciliari e l’interdittiva dall’esercizio di attività professionale nei confronti di Giuseppe CALÌ, 46enne di San Cataldo, amministratore unico della comunità alloggio per anziani “Casa Serena”, per i reati di omicidio colposo e maltrattamenti ai danni di anziani. Contestualmente venivano notificate a quattro operatori della struttura altrettante misure interdittive del divieto di esercitare la professione presso comunità alloggio e si è proceduto al sequestro preventivo della casa di riposo, delle quote societarie e del compendio aziendale (per un rilevante valore economico). L’indagine condotta da personale del Nucleo Investigativo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, era finalizzata ad individuare le responsabilità riferibili alla morte di POLIZZI Anna, nata Santa Caterina Villarmosa (CL) il 03.05.1932, deceduta in data 29.07.2017 presso la citata casa di riposo sita in San Cataldo (CL). Tale decesso apparve da subito “anomalo”, potendosi configurare l’ipotesi di maltrattamenti verso l’anziana donna quando questa era in vita giacché, immobilizzata a letto, le venivano somministrati dei medicinali, in dosi maggiori, per farla stare tranquilla. Dal successivo esame autoptico e tossicologico operato dal C.T.U. emergeva una somministrazione del farmaco a base di “promazina”, psicofarmaco neurolettico che si prescrive ai pazienti con problemi schizofrenici e molto agitati, somministrato alla POLIZZI poche ore prima del decesso. Le risultanze emerse dall’esame tossicologico indicavano la possibilità che all’anziana il farmaco contente “promazina” fosse stato somministrato all’interno della “Casa Serena”, causandone il decesso per aritmia maligna.

Nel corso delle indagini venivano raccolti elementi circa:

  1. a)la responsabilità dell’amministratore per il decesso dell’anziana, in concorso con altro soggetto allo stato ignoto, per aver omesso di assumere un infermiere professionale per l’applicazione delle terapie farmacologiche ai clienti della struttura;
  2. b)la gravità delle condotte ai danni di soggetti ricoverati da parte dei gestori e del personale della Casa di Riposo;
  3. c)le numerose irregolarità sulla gestione della struttura, sull’assistenza agli anziani, sulla somministrazione delle terapie farmacologiche nonché sul trattamento umano.

Operazione MAGNA MAGNA

Il 10 aprile 2021 militari del Reparto Territoriale di Gela concludevano le indagini nei confronti di 36 persone indagate a vario titolo di furto aggravato, per avere asportato derrate alimentari all’interno della cucina dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela. La cucina veniva infatti utilizzata non solo come un supermarket privato, dove appropriarsi gratuitamente di carne, latte, pasta, pane e prodotti caseari ma anche come una vera e propria mensa dove ordinare e consumare pasti. Secondo la Procura gli indagati avrebbero collezionato oltre 500 furti in poco più di due mesi. Nella cucina dell’ospedale, dopo avere assistito spiritualmente i ricoverati, pranzava anche il cappellano dell’ospedale. L’indagine ha accertato che i responsabili dei furti sistematici sarebbero alcuni dipendenti della ditta incaricata della sanificazione e del supporto alle cucine – risultata estranea ai fatti – con la complicità di parte del personale ospedaliero. Nelle loro auto è stata recuperata un’enorme quantità di alimenti e merce rubata che veniva nascosta all’interno di sacchi di plastica nera per non destare sospetti. Sono state le telecamere collocate nei pressi della cucina a inchiodare i responsabili delle ruberie. Fra le persone coinvolte, oltre ai dipendenti della ditta e ai loro familiari, cuochi, operatori sanitari e il cappellano buongustaio. Gli indagati non si sarebbero limitati soltanto a rubare cibo. In un’occasione è stato portato via anche un televisore, sistemato all’interno di una scatola; altri episodi hanno riguardato furti di bende, alcol e disinfettanti. Attraverso raid vandalici, infine, è stata fatta razza di bibite e merendine dai distributori automatici collocati nei reparti. Il danno complessivo per le casse dell’ospedale è stato stimato in circa 24 mila euro.

CONTRASTO ALLA COLTIVAZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE

Il 20 maggio 2021, in contrada Borgo Pileri di Mazzarino (CL), militari del Reparto Territoriale di Gela traevano in arresto due soggetti colti nella flagranza del reato di produzione di sostanze stupefacenti. I due sono stati sorpresi mentre irrigavano una piantagione costituita da nr. 44 piante di canapa indiana dell’altezza media di mt. 1, messe a dimora nei pressi di un rudere insistente su di un terreno incolto.

Il 2 giugno 2021, in contrada Milingiana di Butera (CL), militari del Reparto Territoriale di Gela rinvenivano una piantagione di marijuana composta da 15.150 piante e fornita di impianto di irrigazione “a goccia” alimentato da una pompa elettrica, piantumata in un terreno già coltivato a frutteto. Le piante sono state distrutte sul posto.

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