Mussomeli –Fiumi di droga a Mussomeli. Che sarebbero stati gestiti da una sospetta organizzazione che nella notte è stata smantellata dai carabinieri.
Sono stati quindici gli arresti su ordinanza del gip, di cui uno ai domiciliari, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta sono state coordinate dalla direzione distrettuale antimafia.
La sospetta organizzazione non si sarebbe fermata neanche al tempo della pandemia. No. Avrebbe continuato ad agire nonostante le tante difficoltà di quel periodo per i controlli di polizia svolti nei confronti di clienti e complici. Compreso la momentanea mancanza di liquidità per pagare la droga.
Avrebbero smerciato cocaina, ma anche marijuana e hashish, non soltanto a Mussomeli ma anche nei centri vicini, tra Campofranco, Sutera, Acquaviva , Villalba e in zone dell’Agrigentino.
Al vertice della presunta organizzazione vi sarebbe stato – per i carabinieri – un mussomelese. Un vero e proprio capo che avrebbe finanziato i rifornimenti di sostanza stupefacente, gestendo personalmente l’attività illecita e organizzando il lavoro degli altri appartenenti al gruppo.
Il giro di “roba” sarebbe iniziato cinque anni prima delle indagini dei carabinieri. A confermarlo è stato uno degli indagati.
Le indagini dei militari sono andate avanti per nove mesi, da ottobre 2019 a giugno 2020. In questo arco temporale sarebbe stata documentato l’ingente traffico di cocaina e marijuana in prevalenza, ma anche hashish.
Una montagna di droga. Sono infatti qualcosa come duecento e anche più gli episodi di spaccio accertati dai militari durante le indagini.
Tra le pieghe dell’operazione, peraltro, sono stati sequestrati 130 grammi di cocaina e poco meno di due chili di hashish, mentre un sospetto pusher è stato arrestato
