San Cataldo – In nove sono stati condannati e per altri due è arrivato un verdetto di non colpevolezza. Così si è chiuso il processo a carico di undici imputati tirati in ballo, con accuse differenziate, per droga, furti e riciclaggio prevalentemente nell’area di San Cataldo.
E, passando già per lo sconto di un terzo sulla pena per via della scelta del rito abbreviato, la condanna più severa è stata inflitta ai fratelli Andrea e Salvatore Raimondi – di 23 e 30 anni – con 5 anni e 10 mesi ciascuno e multe di 5.800 e 6 mila euro.
Seguono poi il ventottenne Elia Guttadauria con 5 anni, quattro mesi; il venticinquenne Angelo Di Forte con 3 anni e 2 mesi; il ventiduenne Manuel Dell’Aira e la ventiseienne Valentina Cuda con 2 anni, 2 mesi ciascuno; il ventitreenne Michele Antonio Novembre condannato a 2 anni; il ventitreenne Andrea Dell’Aira 6 mesi e Michele Cordaro – l’unico tra gli imputati accusato di spaccio di droga – condannato a 2 mesi in continuazione con una precedente sentenza.
Assolti, invece, il venticinquenne Salvatore Loris Russo e il ventiquattrenne Antonino Di Vita per i quali, di contro, l’accusa aveva chiesto le loro condanne.
Gli undici imputati – assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Davide Anzalone, Maria Francesca Assennato, Dino Milazzo, Nuccio Sollami e Salvatore Lo Giudice – sono rimasti coinvolti in un blitz dei carabinieri scattato nel gennaio scorso e che poi ha avuto una successiva appendice legata al riciclaggio di refurtiva.
Sì, perché al centro dell’inchiesta vi è una lunghissima catena di furti in casa, una quarantina e forse più, che sarebbero stati messi a segno tra il 2015 e il 2019. E parte di quel bottino sarebbe poi stato riciclato.