Caltanissetta – Scatta il processo per un ex sindaco, dirigenti e funzionari comunali e dell’ex Ato rifiuti. Lo ha disposto la corte d’Appello, in udienza camerale, accogliendo la richiesta della procura generale che si è appellata ai proscioglimenti disposti dal gup nel novembre di tre anni, quando altri amministratori e dirigenti sono stati rinviati a giudizio per la gestione, ritenuta irregolare, della discarica di contrada Stretto.
Il processo, adesso, è stato disposto per l’ex sindaco di Caltanissetta, Salvatore Antonio Messana, l’allora dirigente del settore tecnico di palazzo del Carmine, Gaetano Corvo, l’ex presidente del consiglio di amministrazione dell’Ato «Cl1», Giuseppe Cimino e, ancora, Salvatore Rumeo responsabile dell’area tecnica dell’Ato rifiuti oltre che direttore dei lavori di messa in sicurezza, con carattere d’emergenza, della discarica e Michele Panzica esperto del Comune e l’ex presidente del consiglio di amministrazione dell’Ato.
Sono stati tirati in ballo per reati di tipo ambientale. Ma passando per una riqualificazione di un paio di capi d’imputazione, sono state mosse altre contestazioni anche nei confronti agli ex sindaci, Giovanni Ruvolo e Michele Campisi, il direttore tecnico della discarica per conto dell’Ato rifiuti, Sergio Montagnino e l’ex direttore tecnico della stessa società d’ambito, Graziano Scontrino – assistiti dagli avvocati Raffaele e Riccardo Palermo, Giuseppe e Francesco Panepinto, Giacomo Butera, Sergio Iacona, Salvatore e Antonio Falzone, Maria Giambra, Sonia Tramontana , Fausto Giunta e Maria Licata – che già erano stati rinviati a giudizio
Parte civile nel procedimento che dovrà aprirsi, saranno il Comune – rappresentato dall’avvocatessa Mariangela Randazzo – il ministero dell’Ambiente e della salute con l’Avvocatura dello Stato – assistito dall’avvocato Giuseppe Spina – e il Wwf -rappresentato dall’avvocato Salvatore Patrì – già costituiti nell’altro troncone processuale che deve ancora aprirsi. .
Secondo la tesi degli inquirenti, dal 2006 e per gli otto anni successivi la discarica di contrada Stretto avrebbe inquinato acque e sottosuolo.