Caltanissetta – Parola all’accusa. Così a carico di una sospetta ludopatica che avrebbe giocato scommesse per centinaia di migliaia di euro senza pagare un soldo.
Una montagna di giocate del «10 e lotto» quelle che nei primi mesi di quattro anni fa – sarebbe stato, per l’esattezza , il febbraio del 2018 – la trentaduenne nissena A.G. – assistita dall’avvocatessa Monia Giambarresi – avrebbe effettuato accedendo al sistema informatico della Lottomatica.
L’ammontare delle scommesse, secondo la ricostruzione investigativa, supererebbe largamente il tetto dei centosettantamila euro.
Da qui, successivamente, l’apertura di un procedimento a suo carico per le ipotesi di frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico.
È stata disposta, nei suoi confronti, su richiesta della stessa difesa, una perizia psichiatrica. E alla fine l’esperto nominato dal giudice è giunto alla conclusione che la sua capacità d’intendere e di volere sarebbe stata ridotta, ma non del tutto.
Durante l’istruttoria dibattimentale, che adesso s’è chiusa, il giudice ha anche negato l’audizione di una psicologa, rigettando la richiesta dalla difesa.