Niscemi – Gli hanno impiccato il cane a un albero perché non aveva pagato loro una dose di droga. E, ancor prima, più volte lo avrebbero minacciato e in una circostanza lo avrebbero pure malmenato e rapinato del telefonino.
Ora, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Gela, richiesta dalla procura, due giovani niscemesi sono stati arrestati dai carabinieri.
Sono due fratelli, un ventiduenne e un ventiquattrenne accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti, tentata estorsione, uccisione di animali, rapina, minacce e violenze.
Reati che si sarebbero consumati ai danni di un altro giovane, un ventiduenne, pure lui niscemese.
È sulla base d’indagini curate dai carabinieri che, adesso, sono scattati i due provvedimenti cautelari che hanno fatto finire i due fratelli agli arresti domiciliari.
I due, per convincere l’altro a pagare loro una dose di droga, per lungo tempo – due anni e mezzo in particolare – lo avrebbero bersagliato. Lo avrebbero minacciato con una sfilza di messaggi telefonici e in un caso dopo averlo picchiato, lo hanno rapinato del cellulare.
Ma è nel marzo dello scorso anno che i due fratelli, con crudeltà infinita, hanno impiccato a un albero il cane del ragazzo, come ritorsione per quel mancato pagamento. Poi, la denuncia e, adesso, i due arresti da parte dei carabinieri.