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I centri scommesse Stanleybet Malta non sono illegali: Il provvedimento Tribunale dà ragione anche ai centri di Mussomeli, Vallelunga e Campofranco 

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Mussomeli – Il Tribunale del Riesame dà di nuovo ragione al Gruppo inglese e dissequestra su tutto il territorio nazionale marchi e insegne del bookmaker. E nel cuore del Vallone il provvedimento emesso inq uesti giorni dal tribunale calabro interessa centri scommesse di Mussomeli, Vallelunga e Campofranco.

Gli stessi giudici hanno fissato a chiare lettere il principio, rifacendosi a un pronunciamento della Cassazione, «che il reato ipotizzato non sussiste se – dopo avere invano richiesto l’autorizzazione, riufiutata per il solo fatto che la società estera mandante non fosse titolare di concessione – il terminale italiano  di una rete facente capo a un allibratore straniero, autorizzato a operare in uno Stato dell’Unione europea ed illegittimamente discriminato in Italia nell’assegnazione delle concessioni di gioco, operi in modo trasparente come soggetto, contrattualmente legato al bookmaker, che riceve le scommesse e il denaro costituente la posta di gioco e trasmette all’allibratore, eventualmente pagando poi le vincite su mandato di quest’ultimo, secondo lo schema della raccolta delle scommesse attraverso i luoghi di vendita».

D’altronde lo stesso tribunale di Catanzaro ha rilevato che la Corte di giustizia europea «in sede di rinvio pregiudiziale e in un giudizio avente ad oggetto proprio la condizione nell’ordinamento italiano dell’allibratore Stanley Betting Ltd e  della sua controllata con sede a Malta, ha riconosciuta contraria all’ordinamento comunitario la normativa italiana che ha impedito alla società straniera di venire in possesso dei titoli concessori richiesti dalla legge».

Sì, perché la società “madre” più volte ha chiesto all’Italia la concessione, che non è stata mai concessa perché, secondo l’ordinanza di sequestro «la StanleyBet Malta non aveva regolarizzato la sua posizione sul territorio italiano alla luce della legge di stabilità del 2015… peraltro presentando più volte negli anni richieste di conciliazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, la propria posizione fiscale».

E adesso l’ordinanza del tribunale presieduto da Roberta Cafiero – completano il Collegio i giudizi Andrea Odierno e Rita Bosco – ha annullato il decreto di sequestro del  marchio maltese e, nel Nisseno, anche a Mussomeli, Vallelunga e Campofranco.

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