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“Il mio primo giorno da deputato”. Parla Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli e neo eletto parlamentare dell’ARS

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Mussomeli – Ha lo sguardo stanco e quasi incredulo di chi ha combattuto e vinto una strenua e difficile battaglia. Sono stati giorni difficili e concitati. Una campagna elettorale anomala, vuoi per i tempi ristretti… ristrettissimi… vuoi per le temperature record del torrido agosto 2022. Quando il mare -e non certo quello esotico d’oltremanica- è appena un miraggio. Sfiorato con lo sguardo ancorchè col pensiero. Pretesa più insensata che inesaudibile. Ma del resto si sa. Se hai voluto la bicicletta devi pedalare. Così almeno recita un vecchio proverbio. E i proverbi in fatto di saggezza c’azzeccano sempre. Saggezza popolare. Come popolare è stato il risultato di Giuseppe, Peppe per i più! E sempre Peppe sarà -almeno così ci rassicura- anche dallo scranno di Palazzo d’Orleans.
Sindaco, ovviamente manca il crisma della proclamazione ma il dato è inoppugnabile, 4700 preferenze le danno accesso a un posto al Parlamento regionale. Qual è -all’indomani dell’elezione- lo stato d’animo prevalente?
Sente più l’onore della conferma o l’onere della prova?

C’è l’uno e l’altro. Avverto chiaramente un carico di responsabilità ancora più forte, poichè le aspettative delle persone -diciamolo pure!- sono molto alte.

Cosa le ha dato la forza di battere un sentiero che si profilava per nulla “facile”?

Il lavoro svolto negli ultimi sette anni. Anni nei quali ho avuto la forza di battermi e di risollevarmi dopo le cadute che pure ci sono state. Un percorso davvero importante se ci penso. Sindaco riconfermato, cosa che non era mai accaduta a Mussomeli, e adesso primo deputato, dopo 32 anni di silenzio. E tanto più ha importanza il risultato se analizzato alla luce del metodo elettorale, ossia quello della “preferenza”.

C’è stato anche solo un momento, in quell’indimenticabile pomeriggio del 26 settembre -in cui la risposta al cellulare voleva trovare la conferma che un monitor impietoso si ostinava a non dare- che le ha fatto temere di non farcela?


No. Perchè al di là di qualche voce di corridoio che mi voleva fanalino di coda fra i quattro aspiranti alle tre poltrone, in una competizione giocata fra Fratelli d’Italia e PD, mi ero accorto che nel sito dell’Assessorato regionale Enti locali non era stato caricato il dato di Mussomeli che registrava uno sbilancio importante -2900 voti nello specifico- fra Fratelli d’Italia e Pd. Cosa quindi che -al di là di qualche cassandrico presagio- mi ha fatto ben sperare. Ragionando sul dato parziale anche con una forbice peggiorativa, il gap che si era accumulato sarebbe stato difficile da recuperare. Ho mantenuto la riserva fino alle 21.30 solo dopo che ho avuto l’ufficialità, per sicurezza e correttezza.

E così è stato!

Già! Un risultato che ha il sapore deciso della vittoria. Una vittoria che non è soltanto mia ma è la vittoria di una comunità. E’ stato emozionante -a margine di una giornata carica di trepidazione e attesa- vedere quanti perlopiù distanti dalle stanze della politica, si sono fatti avanti esprimendo un consenso basato sull’analisi del lavoro svolto. Persone che non avevano un’ideologia politica e/o se l’avevano, l’hanno messa da parte in funzione di un beneficio maggiore.

La sua prima “alba” da “deputato”. Qual è stato il primo pensiero al risveglio del giorno dopo?

Quello che avrei dovuto fare. Che poi, all’atto pratico, si è tradotto nel tentativo, peraltro non del tutto riuscito, di rispondere alle centinaia di messaggi e telefonate ricevuti.

E’ stata una lunga notte?

Brevissima per la verità! Mi sono svegliato alle 6.00, come di consueto, ma essendo andato a letto più o meno alle 3.00. Non ho ancora avuto il tempo di metabolizzare.

E lo stato d’animo, passato il momento della sorpresa e della soddisfazione?
Curiosità ed entusiasmo. Anche se in realtà è passato il momento della sorpresa ma non quello della soddisfazione.

La prima cosa che ha fatto non appena sveglio…

Quello che faccio ogni mattina, leggere e attingere informazioni specifiche per documentarmi su quanto possa tornarmi utile nella mia attività di amministratore.

Cosa intende essere per la sua comunità che l’ha votata con una preferenza netta del 50%?

Uno strumento a disposizione di tutti. La mia priorità sarà quella di incontrare i miei colleghi amministratori con i quali consultarmi circa le urgenze del territorio e le modalità attraverso cui operare.

Come intende farsi “perdonare” le inevitabili mancanze della vita privata venutesi a determinare dal momento contingente?

Beh…! Sotto questo punto di vista penso di essere davvero imperdonabile poichè irredimibile vista la considerevole mole di lavoro e di impegno che mi attende. Ma del resto era stato messo in conto. E’ il prezzo da pagare quando si persegue un obiettivo con tenacia, fatica e sacrificio. L’impegno in primis è la cifra del risultato. Del successo se vogliamo. Poi -certo- ci vuole sempre quel pizzico di “fortuna” ma come i nostri antichi avi insegnano fortuna audaces iuvat. E sempre per “fortuna” ho tutto il sostegno e la comprensione di amici e familiari.

Come è stata accolta al Comune?

Con sincera gioia. Tutti i dipendenti molto affettuosi nel porgere gli auguri di rito. Poi nel pomeriggio mi sono spostato alla sede proprio per venire incontro al desiderio dei tanti concittadini che volevano porgere gli auguri. E così è stato fino a tarda sera.

Un suo personale giudizio su Giorgia Meloni…

Molto matura. Sicuramente molto cresciuta e pertanto adatta a svolgere il delicato compito di premier. Certo non ha mai perso la sua combattività ma sta dimostrando competenza ed apertura compatibilmente alla scelta dei ministri creando una squadra credibile non solo in Italia ma anche all’estero. Credo che sia il suo momento. Ecco!

Così, con l’intervista al giornale, si conclude la giornata del sindaco, prossimo onorevole, alla quale non ha potuto sottrarsi in virtù dell’impegno preso di rispondere sempre a tutti. Più o meno sempre. Siamo partiti dicendo facciamo un’intervista privata e abbiamo continuato facendo politica. Del resto da un neo eletto onorevole cos’altro potevamo aspettarci!

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