Home Cronaca Il Pub 85, la più famosa panineria di Mussomeli

Il Pub 85, la più famosa panineria di Mussomeli

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Ci sono sapori, al pari dei ricordi, che il tempo non può cancellare, gusti che si imprimono nel palato  ed entrano a pieno titolo nel nostro vissuto. Sapori forse sopiti ma mai dimenticati, gestori, antesignani dei moderni food influencer che attraverso luoghi di ristoro e ritrovo hanno reso ancora più prelibati due decenni di vita di intensa convivialità, certamente meno social di oggi  ma carichi di una socialità vissuta e reale, quando si condivideva il desco, non il monitor e il cibo era più assaporato che fotografato. Ripercorriamo i templi del gusto che tutti hanno varcato negli ani ’80 e ’90 a Mussomeli e dintorni, locali  che hanno saziato generazioni di persone, giovani e meno giovani, che ascoltavano le musicassette e telefonavano con il gettone, si abbigliavano con colori fluo, spalline sulle giacche  e, successivamente, giocavano al Tamagotchi, vestivano con i bomber Avirex e guardavano serie come “Beverly Hills 90210″.

Nella trattazione abbiamo incluso solo i locali che hanno esercitato, tra il 1980 e 1999 per un periodo di tempo superiore ai cinque anni e che hanno chiuso definitivamente. Pertanto non sono stati menzionati gli esercizi commerciali storici, tuttora attivi e ai quali auguriamo lunga vita e coloro, al contrario, che hanno operato per un periodi di tempo inferiori al quinquennio.

PUB 85

Mussomeli –  Tutto ha inizio  con un boccale spumoso di birra,   fortunata insegna dell’attività, e il desiderio di un manipolo di giovani artisti che realizzano, anche materialmente, un luogo di confronto sociale e di svago. La genitura intellettuale di questo iconico buco, in un anfratto di piazza della Repubblica,  allora in mezzo al nulla ma che diventerà l’ombelico della vita notturna  del Vallone,  la si deve alla compianta Sara Mingoia senior (nella foto), scomparsa prematuramente nel 2000

Sara Mingoia senior

e omonima cugina maggiore di colei  che, insieme al marito Enzo, saranno i gestori di un locale che ha rivoluzionato usi, costumi, gusti  dei pasti e della socialità mussomelese. Siamo nella primavera del 1985 e attorno al neo nato Pub, ancora un club privato,  c’è molta diffidenza. Soprattutto tra coloro che non sanno cosa sia e come si pronunci la parola pub, questo posto viene  considerato bohémien e anticonformista. Lo realizzano e vi si radunano giovani creativi,  come il noto  scultore Phil Kay e la sua band “Quarry”. Dopo qualche anno Enzo Caltagirone e la moglie Sara, fin dall’inizio responsabili del food e beverage del club,  prendono le redini del locale che diventa un esercizio pubblico. Chi pensa che il locale avrà vita breve dovrà rassegnarsi, perché se chi beve birra campa cent’anni, chi la serve e la spilla sarà impegnato in questa attività per oltre venticinque anni. Enzo e la moglie, reduci da un’esperienza lavorativa a Milano, riescono a portare il fenomeno dei paninari da piazza San Babila a Mussomeli. I panini piastrati, le bibite alla spina e le patatine con il piattino dedi

Clienti nelle storiche panche del Pub 85

cato alle salse diventano un must e per degustarli i clienti, sempre più numerosi, sono disposti ad aspettare delle ore. Il Pub 85 non è luogo della perdizione ma di ritrovo di centinaia di persone che stazionano nelle aree adiacenti al locale. D’estate è affollato dal tramonto all’alba, ogni giorno, a ecce

zione del mercoledì, il giorno di riposo. Ogni fascia oraria ha i suoi clienti, in apertura i giovanissimi, in prima serata coppie e famiglie, poi vi si riversano i nomadi (non digitali) della via Palermo e fino a tarda notte il locale è gremito. E se di settimana  trovare posto tra le panche di legno è difficile, il fine settimana è quasi un miraggio. Tutti si riconoscono nei panini del Pub 85 che a sua volta porta i nomi dei clienti. C’è L’Alfonso, il GL e così via, ribattezzati dal nome o dalle iniziale degli avventori che hanno il privilegio di compa

Enzo e Sara Caltagirone con familiari deitro il bancone

rire in quel “wall of fame” che è il menu. Il locale è immaginativo come i primissimi clienti. Enzo e Sara portano tante novità, sono i primi a puntare sui burger e sulla schiacciata, coccolano gli ospiti con intrattenimenti disparati. Gare canore come l’ugola d’oro, tornei di Trivial Pursuit e, ovviamente, musica live. La fama del locale e la fame dei clienti crescono a dismisura. Da quando

era poco più di un circolo ricreativo, molta birra è passata sotto i ponti e tanto olio bollente ha riempito la friggitrice che ora ha un serbatoio di di venti litri, una capienza decuplicata rispetto alla precedente da due litri.  Per decenni il Pub 85 fornisce pane e companatico alle centinaia di persone che ogni sera si riversano in uno stambugio, che sembra  Davide che sconfigge Golia e prende tutti per la gola. Il 20 agosto 1995 i Ti.Pi.Cal. che scalano vette e classifiche si esibiscono a Mussomeli e anche per il Pub 85 è record di vendite e incasso.  Una consistente parte delle diverse migliaia di spettatori che assistono al concerto si riversano nella panineria che è circondata da una folla oceanica fino a tarda notte. Il paese manfredonico sembra non dormire mai. Il pub e l’ambiente circostante subiscono negli anni un costante e progressivo fenomeno di gentifricazione, ben presto diventa, e lo resterà praticamente per tutta la sua esistenza, il locale più trendy  tra i giovani.  In quel tempo Mussomeli è capitale del Vallone e della movida. Questa panineria diventa celebre in tutta la Sicilia e palati famosi come quello di Mario Biondi si lasciano sedurre dagli irresistibili manicaretti imbottiti. Enzo riesce a miscelare con equilibrio gli ingredienti, i suoi panini sono inimitabili, preparati sempre con il tempo e l’attenzione che meritano anche quando la lista delle comande è chilometrica. Dopo un quarto di secolo di capolavori realizzato coi carboidrati, nel 2005 la paninoteca smette di spillare, stacca la spina di bibite  e piastra,   i sorsi e morsi cedono il posto ai rimorsi per la fine della straordinaria  e felice epopea della piastra. Ancora oggi i clienti nostalgici fermano i proprietari evocando episodi e aneddoti avvenuto in questo leggendario locale e, immancabilmente, chiedono lumi sul metodo di preparazione. La risposta di Enzo è sempre la stessa: “Oltre ad usare ottimi ingredienti, per rendere unico un ottimo panino  , occorre farcirlo con pazienza, cuore  e passione“.

“Adoro i panini. Diciamolo chiaro, la vita è più bella tra due pezzi di pane”. (Jeff Mauro)

LE FOTO

 

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